La febbre emorragica di Marburg è una malattia virale grave, con alto tasso di letalità. L’agente responsabile è un virus appartenente alla famiglia delle Filoviridae, molto simile a quello che provoca la febbre emorragica Ebola.
La malattia ha un periodo di incubazione che, mediamente, varia dai tre ai nove giorni ma può essere anche più lungo.
La malattia esordisce improvvisamente con malessere, dolori muscolari e cefalea seguiti da faringite, vomito, diarrea ed eruzioni cutanee.
Nelle forme più gravi e mortali, sono presenti emorragie accompagnate da danno epatico e renale ed interessamento del sistema nervoso centrale.
La morte avviene per shock cardiocircolatorio a causa di sanguinamenti multipli e deficit della funzionalità di molti organi.
La trasmissione interumana avviene per contatto diretto con sangue e fluidi biologici di un malato o per contatto semidiretto attraverso la manipolazione di oggetti contaminati da fluidi biologici di un malato.
I malati sono contagianti nel momento in cui la malattia è in fase avanzata e cioè quando si manifestano vomito, diarrea o emorragie.