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Uno studio italiano ha recentemente confrontato le dimensioni delle porzioni standard per diverse categorie di alimenti nei paesi europei. Lo studio identifica un’ampia variazione tra i paesi per quanto riguarda il consumo di cibo, nutrienti ed energia.
Lo studio è stato pubblicato sull’International Journal of Environmental Research and Public Health.
Studio: “Ruolo delle dimensioni delle porzioni nel contesto di una dieta sana ed equilibrata: un caso di studio dei paesi europei. Credito di immagine: Jose Luis Stephens/Shutterstock
Sfondo
Una dimensione della porzione di cibo si riferisce generalmente alla quantità di cibo che un individuo intende consumare in un evento alimentare. In Italia, una porzione è definita come “la quantità di un alimento che si presume essere un’unità di riferimento riconosciuta e identificabile sia dai professionisti della nutrizione che dal pubblico in generale”.
Diverse Organizzazioni Nazionali e Internazionali hanno incluso la dimensione della porzione di cibo tra i determinanti dell’equilibrio alimentare. Recentemente, la British Nutrition Foundation, insieme all’Unione Europea, ha preparato una linea guida per specificare l’importanza delle scelte alimentari e delle dimensioni delle porzioni nello sviluppo di una dieta sana ed equilibrata.
Ci sono prove che mostrano l’associazione tra la dimensione della porzione di cibo e il sovrappeso o l’obesità. Negli Stati Uniti così come nei paesi europei, è stato riscontrato che un progressivo aumento delle dimensioni delle porzioni di alimenti specifici si associa all’aumento della prevalenza di sovrappeso e obesità.
In questo studio, gli scienziati hanno confrontato le porzioni standard di diverse categorie di alimenti nei paesi europei.
Progettazione dello studio
Lo studio ha utilizzato informazioni sulle dimensioni delle porzioni di cibo da documenti online pubblicati da Enti Governativi o Società scientifiche in vari Stati membri della regione europea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Nell’analisi sono stati presi in considerazione un totale di 34 paesi, inclusi 24 paesi dell’Unione Europea e 10 paesi non appartenenti all’Unione Europea.
Lo studio si è concentrato principalmente sui documenti istituzionali che forniscono informazioni sulle dimensioni delle porzioni per la popolazione adulta come standard di riferimento. Le porzioni di riferimento si riferiscono ai valori indicati dalla Società Italiana di Nutrizione Umana.
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Osservazioni importanti
L’analisi dei valori minimi e massimi delle dimensioni delle porzioni calcolate per i paesi selezionati ha rivelato una variazione significativa delle dimensioni delle porzioni all’interno della stessa categoria alimentare. Al contrario, l‘analisi dei valori medi delle dimensioni delle porzioni calcolati separatamente per i Paesi dell’Unione Europea e per i Paesi extra UE ha rivelato la presenza di una certa omogeneità tra i due gruppi di Paesi.
Considerando gli standard di riferimento, l’analisi ha rivelato che le porzioni medie calcolate per i paesi selezionati sono confrontabili con i valori di riferimento definiti dalla Società Italiana di Nutrizione Umana. Tuttavia, nell’analisi sono state osservate alcune eccezioni.
Per frutta a guscio, patate, verdure, legumi, pesce e formaggi freschi è stata osservata una porzione inferiore ai valori di riferimento italiani. Al contrario, latte e cereali per la prima colazione hanno mostrato porzioni di dimensioni maggiori rispetto ai valori di riferimento italiani.
Confronto delle dimensioni delle porzioni di cibo nei paesi europei
L’analisi dei documenti disponibili ha identificato differenze e somiglianze nelle dimensioni delle porzioni di cibo nei paesi europei selezionati.
Mentre in Slovenia è stata osservata una dimensione della porzione inferiore per il pane (15 gr), l’opposto (100 gr) è stato osservato in Islanda, Serbia e Svizzera. In Italia e in altri sette paesi, la dimensione della porzione era di 50 gr.
La dimensione della porzione per pasta, riso, mais, orzo e farro era di 80 gr in Italia, Germania, Malta, Norvegia, Spagna e Svezia. Rispetto a questo valore, sono state osservate porzioni di dimensioni maggiori in diversi paesi, tra cui Belgio e Turchia. In altri paesi, tra cui Portogallo ed Estonia, è stata osservata una dimensione della porzione relativamente inferiore.
Per la frutta fresca, in Italia e in altri 12 paesi è stata osservata una dimensione della porzione di 150 gr. Per le verdure, in diversi paesi è stata osservata una porzione media di 160 gr. Inoltre, in sette paesi, sono state osservate due porzioni di riferimento di 100 gr e 200 gr.
Per le carni rosse, il valore di riferimento italiano di 100 gr era strettamente correlato al valore medio complessivo calcolato per i paesi selezionati. Per il pesce il valore medio complessivo è stato di 110 gr. Tuttavia, in Italia, Norvegia e Spagna è stata osservata una dimensione della porzione relativamente più elevata per il pesce.
Significato dello studio
Lo studio evidenzia la necessità di sviluppare porzioni di riferimento standard armonizzate per aiutare i consumatori a contestualizzare il consumo di alimenti con caratteristiche nutrizionali diverse in una dieta complessivamente equilibrata.
Scritto dalla Dott.ssa Sanchari Sinha Dut
Fonte:NewsMedical