Uno studio pubblicato su Molecular Psychiatry ha scoperto le basi genetiche di un fenomeno poco compreso: come umore e stress riducono la durata della vita e causano invecchiamento precoce.
Un team di ricercatori dell’Indiana University School of Medicine e dello Scripps Research Institute, ha realizzato un progetto per indagare le basi genetiche dell’ invecchiamento precoce in risposta a sollecitazioni e malattie psichiatriche.
Per la ricerca sono stati utilizzati partecipanti umani e Caenorhabditis elegans. i ricercatori sono riusciti ad identificare una serie di geni che sembrano controllare l’impatto delle risposte all’ umore e stress sulla longevità di un organismo. Un gene chiamato ANK3 è apparso di particolare importanza e sembra svolgere un ruolo chiave nel processo.
Il ruolo di ANK3
ANK3 codifica per una proteina chiamata ankiryn-G che è coinvolta in alcuni tipi di trasmissione sinaptica ed è stata precedentemente associata al disturbo bipolare, autismo e schizofrenia.
Questo gene è un ottimo candidato per scoprire il legame tra risposte emotive e invecchiamento precoce.
” Eravamo alla ricerca di geni che potevano essere l’interfaccia tra umore, stress e longevità. Abbiamo trovato una serie di geni coinvolti nei disturbi dell’umore e disturbi da stress che sembrano influenzare la longevità”, ha spiegato l’autore dello studio Dr. Alexander B.Niculescu.
I ricercatori hanno scoperto che i geni osservati, cambiano i loro tassi di espressione con l’età. Nell’esaminare i geni di persone che avevano manifestato significativi disturbi dell’umore o da stress, ad esempio, i ricercatori avevano scoperto che le persone che avevano commesso dei tentativi di suicidio, presentavano cambiamenti nell’espressione di questi geni. Questi stessi cambiamenti genetici sono normalmente associati a vita più breve e invecchiamento precoce.
In precedenza, una ricerca effettuata da uno dei co-autori dello studio, Dr. Michael Petranscheck, ha scoperto che C.elegnas è vissuto più a lungo quando è stato esposto a Mianserin, un antidepressivo. Questa scoperta ha agito come punto di partenza per il progetto corrente.
Lo stress, l’invecchiamento e i geni
Per esaminare il ruolo dei geni nei disturbi dell’umore, stress e durata della vita, il team ha avviato un programma completo di esperimenti:
La prossima domanda a cui i ricercatori cercheranno di rispondere è come questi geni possono influenzare la longevità. E’ stato dimostrato che la maggior parte dei geni che si sovrapponevano con la longevità modulata da stress e umore, sembravano essere coinvolti nella disfunzione mitocondriale. Questa relazione ha un senso: il legame tra la disfunzione mitocondriale e l’invecchiamento è una costante anche di altre ricerche.
Fonte: Nature