Immagine: Stephanie Shiers, dottoranda a Dallas, ha condotto un recente studio con il Dott. Sven Kroener (a sinistra) e il Dott. Ted Price, entrambi della School of Behavioral e Brain Sciences.
Gli scienziati che cercano un trattamento efficace per un tipo di dolore cronico, il dolore neuropatico, ritengono che un farmaco generico contro il diabete possa risolvere sia il disagio del dolore ed i deficit mentali ad esso associati.
Stephanie Shiers, una dottoranda all’Università del Texas a Dallas è autore principale di uno studio recentemente pubblicato sul Journal of Neuroscience.
Nello studio, i ricercatori della UT a Dallas mostrano come il dolore neuropatico risponde alla metformina, uno dei farmaci più prescritti in tutto il mondo, nonché ai farmaci antidolorifici gabapentin e clonidina.
Il dolore neuropatico è causato da danni alle cellule nervose, a differenza di altri tessuti del corpo. Gli esempi includono la sindrome degli arti fantasma, il dolore derivante da un ictus e le sensazioni di “spilli e aghi” associati al diabete.
Il Dott. Sven Kroener, Professore associato presso la School of Behavioral and Brain Sciences (BBS), il Dott. Ted Price e il Professore Eugene McDermott, sono autori co-senior dell’articolo. Price, che è a capo della facoltà di neuroscienze, ha spiegato che il dolore colpisce un’ampia varietà di regioni del cervello.
“L’input sensoriale che guida il dolore invia segnali elettrochimici quasi ovunque nel cervello, compresa la corteccia prefrontale”, ha detto. Price.
Lo studio, condotto sui topi, ha utilizzato un compito che misura l’attenzione e la flessibilità mentale per verificare il modo in cui ciascun farmaco ha aiutato o danneggiato le capacità cognitive dei roditori.
“Quando parliamo di flessibilità, intendiamo la capacità di essere in grado di riconoscere e reagire ai nuovi stimoli nell’ambiente”, ha detto Kroener. “Il compito che abbiamo usato è stato ben studiato nei roditori e sappiamo quali strutture cerebrali coinvolge”.
Mentre la clonidina non ha modificato le prestazioni del compito e il gabapentinha ha avuto influenze negative, la metformina ha invertito le menomazioni indotte dal dolore.
“Abbiamo scelto la clonidina perché ha un effetto molto forte sul dolore se iniettata nel canale spinale e il gabapentin perché questo è il farmaco più ampiamente prescritto”, ha detto Shiers.
Precedenti studi hanno stabilito che i deficit cognitivi dei pazienti neuropatici possono persistere anche quando il dolore è stato trattato.
( Vedi anche:Dolore neuropatico cronico: nuovo farmaco non oppioide allevia il dolore nei topi).
“Questo ci ha suggerito che c’era un tipo di cambiamento strutturale duraturo nel cervello“, ha detto Shiers. “A questo proposito, la metformina ha sovraperformato sia la clonidina che il gabapentin”.
La ricerca ha anche rivelato una differenza significativa nelle prestazioni tra i topi maschi e femmine, una tendenza che è diventata importante nel recente lavoro sul dolore.
“Da quando abbiamo iniziato a fare studi su entrambi i sessi, vediamo una differenza di genere in quasi tutto ciò che coinvolge il dolore “, ha detto Price. “Non ne sono più sorpreso, ma non posso spiegare queste differenze nella maggior parte dei casi”.
Per Kroener, la cui ricerca si concentra sulla funzione della corteccia prefrontale in modelli animali di schizofrenia e dipendenza, il passo successivo è quello di ottenere una migliore comprensione del motivo per cui la metformina è efficace in questi casi.
“È fantastico se un farmaco funziona, ma è ancora meglio se sappiamo come funziona”, ha detto Kroener. “Osserviamo i risultati, ma non sappiamo come vengono raggiunti: è quello che dovremmo perseguire successivamente: determinare i percorsi su cui la metformina lavora per correggere questi difetti e capire come cambia la fisiologia“.
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