HomeSaluteTumoriColpire il metabolismo del cancro al seno per combattere la malattia

Colpire il metabolismo del cancro al seno per combattere la malattia

Immagine: mammografie che mostrano un seno normale (a sinistra) e un seno con il cancro (a destra). Credit: Public Domain

Una nuova ricerca dimostra che colpire il metabolismo delle cellule del cancro al seno, può aiutare a combatterela malattia. Ma come fa una cellula tumorale a bruciare calorie?

La ricerca condotta dalla Thomas Jefferson University dimostra che le cellule del cancro al seno si basano su un processo diverso per produrre energia, rispetto alle cellule normali.

I risultati dello studio sono stati recentemente pubblicati nel Journal of Biological Chemistry.

“La nostra scoperta è parte di un crescente interesse per lo studio della funzione metabolica del cancro”, spiega Ubaldo Martinez-Outschoorn, Prof. presso il Dipartimento di Oncologia Medica della Thomas Jefferson University e ricercatore presso il Sidney Kimmel Cancer Center alla Jefferson. ” Meglio comprenderemo come i tumori prosperano e più saremo in grado di bloccare la fornitura di energia di cui le cellule tumorali hanno bisogno per sopravvivere”.

( Vedi anche:Cancro al seno: la terapia genica previene le metastasi).

Il Dr. Martinez Outschoorn e colleghi hanno esaminato una proteina che modifica il metabolismo delle cellule del cancro al seno. Si tratta della proteina TIGAR che riduce la capacità della cellule di produrre energia attraverso la biochimica dello zucchero, la via di conversione più comune per la produzione di energia attraverso la glicolisi. Ma non è chiaro come questo cambiamento nel metabolismo altera la cellula tumorale. (TIGAR è un enzima recentemente scoperto che principalmente funziona come un regolatore della ripartizione del glucosio nelle cellule umane. Oltre al suo ruolo nel controllo della degradazione del glucosio, l’ attività TIGAR può consentire ad una cellula di effettuare le riparazioni al DNA e la degradarezione dei propri organelli. Infine, TIGAR è in grado di proteggere una cellula dalla morte).

Attraverso una serie di studi su cellule e topi, i ricercatori hanno dimostrato che eccessivi livelli dell’enzima TIGAR rendevano il cancro al seno più aggressivo e in grado di crescere più velocemente delle cellule del cancro al seno che avevano normali quantità di TIGAR.

Ma se le cellule tumorali non stavano usando la glicolisi per guidare la loro crescita, cosa stavano usando?

Il Dr. Martinez-Outschoorn e colleghi hanno dimostrato che quando le cellule tumorali esprimono TIGAR, modificano il loro percorso metabolico e diventano dipendenti dai mitocondri per la produzione di energia. È interessante notare che i livelli elevati di TIGAR, prodotto dalle cellule tumorali, hanno modificato il metabolismo delle cellule che circondano il tumore rendendole un supporto del cancro al seno, ma con l’effetto metabolico opposto. Piuttosto che aumentare la loro dipendenza dalla produzione di energia  mitocondriale, TIGAR ha reso queste cellule di supporto dipendenti dalla glicolisi, aumentando così la crescita tumorale. Studi precedenti avevano dimostrato che queste cellule di supporto del cancro rendono il cancro al seno più aggressivo.

“Il fatto che il 70-80 per cento dei tumori al seno mostrano alti livelli di TIGAR offre un’opportunità unica in quanto ci sono già diverse terapie che bloccano il metabolismo mitocondriale e che potremmo usare per cercare di ‘affamare’ le cellule del cancro al seno”.

Due farmaci approvati per altre condizioni come la metformina usata per trattare il diabete e doxiciclina, un antibiotico, sono noti per bloccare anche il metabolismo mitocondriale. Quando i ricercatori hanno utilizzato questi farmaci per bloccare il metabolismo mitocondriale in presenza di alti livelli di TIGAR espressi dalle cellule di cancro al seno, hanno osservato una riduzione delle proprietà aggressive del cancro.

“Poiché questi farmaci sono già stati approvati, hanno superato il test di sicurezza negli esseri umani. Se davvero contribuiscono a ridurre la crescita del tumore nei pazienti, come i nostri studi preliminari suggeriscono, questi farmaci potrebbero essere disponibili per i pazienti come un trattamento in combinazione con altri farmaci molto prima dello sviluppo di nuove terapie “, afferma Martinez-Outschoorn.

A tal fine, il DR. Martinez-Outschoorn sta collaborando con Jennifer Johnson, Prof. di Oncologia e Adam Berger, Prof. di Chirurgia alla Jefferson su una sperimentazione clinica che metterà alla prova l’effetto della metformina e della doxiciclina sui tumori al seno nelle donne, prima della chirurgia. Lo studio analizza i tumori delle pazienti per vedere se questi farmaci che inibiscono il metabolismo mitocondriale, potrebbero avere un effetto sulla biologia tumorale.

Fonte: EurekAlert

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