I ricercatori segnalano un’ampia diffusione in tutta l’Africa di un ceppo di Vibrio cholerae O1 El Tor altamente resistente ai farmaci .
Gli scienziati del National Reference Center for Vibrios and Cholera dell’Institut Pasteur, in collaborazione con il Centre hospitalier de Mayotte, hanno rivelato la diffusione di un ceppo di colera altamente farmaco-resistente. Lo studio è stato pubblicato l’11 dicembre 2024 sul New England Journal of Medicine.
Il colera è una malattia infettiva diarroica causata da alcuni batteri della specie Vibrio cholerae. Nelle sue forme più gravi, il colera è una delle malattie infettive più rapidamente fatali: in assenza di trattamento, i pazienti possono morire nel giro di poche ore.
Il trattamento consiste principalmente nel sostituire l’acqua e gli elettroliti persi, ma vengono utilizzati anche antibiotici oltre alla terapia di reidratazione. Sono essenziali per ridurre la durata dell’infezione e interrompere le catene di trasmissione il più rapidamente possibile.
Durante l’ epidemia di colera del 2018-2019, nello Yemen è stato identificato per la prima volta un ceppo resistente a 10 antibiotici, tra cui l’azitromicina e la ciprofloxacina, due dei tre raccomandati per il trattamento del colera.
Gli scienziati sono ora riusciti a tracciare la diffusione di questo ceppo studiando i genomi batterici. Dopo lo Yemen, è stato identificato di nuovo in Libano nel 2022, poi in Kenya nel 2023 e infine in Tanzania e nelle isole Comore, tra cui Mayotte, un dipartimento francese al largo della costa sud-orientale dell’Africa, nel 2024. Tra marzo e luglio 2024, l’isola di Mayotte è stata colpita da un’epidemia di 221 casi causati da questo ceppo altamente resistente ai farmaci.
“Questo studio dimostra la necessità di rafforzare la sorveglianza globale dell’agente del colera, e in particolare di determinare in tempo reale come reagisce agli antibiotici. Se il nuovo ceppo attualmente in circolazione acquisisse un’ulteriore resistenza alla tetraciclina, ciò comprometterebbe ogni possibile trattamento antibiotico orale”, conclude il Professor François-Xavier Weill, responsabile del Vibrios CNR presso l’Institut Pasteur e autore principale dello studio.
La Francia ha inviato altri 18 medici e infermieri sull’isola di Mayotte, nell’Oceano Indiano, per contribuire a contenere un’epidemia di colera, ha annunciato mercoledì il ministro della Salute Frederic Valletoux.
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La scorsa settimana le autorità dell’isola hanno dichiarato di aver identificato 26 casi di colera, mettendo a dura prova le capacità assistenziali di Mayotte. I casi importati a Mayotte provengono principalmente dalle vicine Comore, che dall’inizio dell’anno sono alle prese con un’epidemia di colera. Molti migranti attraversano le Comore diretti a Mayotte dalla Repubblica Democratica del Congo, colpita a sua volta da un’epidemia di colera che lo scorso anno ha ucciso centinaia di persone.