HomeSaluteCervello e sistema nervosoCocaina: come l'uso ripetuto aumenta la dipendenza

Cocaina: come l’uso ripetuto aumenta la dipendenza

Cocaina-Immagine Credit Public Domain-

Gli scienziati hanno identificato le strutture cerebrali responsabili dei comportamenti compulsivi nella ricerca di droga dovuti all’uso ripetuto di cocaina. 

I risultati, pubblicati su Biomedicines, identificano le strutture coinvolte e i percorsi neurali attivati ​​con l’esposizione ripetuta alla droga. I ricercatori sperano che lo studio possa aiutare a sviluppare un  trattamento per la tossicodipendenza.

I ricercatori dell’Università Federale di San Paolo, in Brasile e della Scuola di Veterinaria dell’Università di Bristol, nel Regno Unito, miravano a identificare le strutture cerebrali coinvolte nelle risposte comportamentali alla cocainaGli scienziati ritengono che il fenomeno sia alla base del desiderio compulsivo di chi abusa della droga provocando cambiamenti in diverse aree dei percorsi neurali del cervello che mediano la ricompensa e i comportamenti adattivi.

Utilizzando modelli animali e un’innovativa analisi quantitativa di immagini 3D, nota come stereologia, il team è stato in grado di identificare le aree specifiche del cervello attivate quando queste sono state ripetutamente esposte alla cocaina.

I loro risultati mostrano che la corteccia prefrontale dorsomediale del cervello (dmPFC), il nucleo accumbens core (NAc core) e l’amigdala basolaterale (BLA) partecipano sia alla fase di sviluppo (induzione) che alla fase di espressione delle risposte comportamentali alla cocaina, mentre l’area ventrale del tegumento mesencefalico (VTA) ha una maggiore partecipazione solo nella fase di induzione.

Vedi anche:Cocaina: come la serotonina frena la dipendenza

I risultati indicano che l’uso ripetuto di cocaina porta ad “associare l’apprendimento”, quindi un individuo associa l’effetto euforico promosso dalla droga con l’ambiente in cui viene consumata. Di conseguenza, viene stabilito un sistema di rinforzo, il che significa che due stimoli saranno associati alla scelta o al desiderio compulsivo della droga. L’ambiente, quindi, gioca un ruolo chiave nell’attivazione e nell’espressione delle risposte comportamentali alla cocaina.

La Prof.ssa Beatriz Longo dell’Università Federale di San Paolo, l’autore principale di questo studio, il Dott. Renan Baldaia, il primo autore dell’articolo e il Dott. Augusto Coppi, leader mondiale nell’analisi quantitativa delle immagini 3D e docente di clinica veterinaria Anatomy presso l’Università di Bristol, ha affermato: “La comprensione dei cambiamenti comportamentali coinvolti nella tossicodipendenza, nonché l’identificazione delle strutture cerebrali coinvolte in tali comportamenti nei modelli animali, apre possibilità a nuovi strumenti terapeutici e interventi nella gestione della tossicodipendenza  .

Il team spera di continuare il proprio lavoro nell’identificare altre strutture cerebrali coinvolte nelle risposte comportamentali ad altre droghe, come alcol, marijuana e nicotina.

Fonte: Biomedicines

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