I tumori che si trovano in profondità all’interno della testa e del collo sono stati precedentemente considerati incurabili con tecniche chirurgiche altamente invasive. Tuttavia, grazie allo sviluppo di un nuovo metodo chirurgico innovativo, tali preoccupazioni potrebbero essere una cosa del passato.
ll metodo pionieristico si avvale di una procedura minimamente invasiva denominata Trans Oral Robotic Surgery (TORS), durante la quale un medico specializzato effettua la chirurgia con il controllo di un robot chirurgico completo di “braccia” robotiche e una videocamera ad alta definizione 3D.
TORS è stato adattato e perfezionato dal Dott Abie Mendelsohn presso la University of Cafornia, Los Angeles (UCLA) e utilizza il sistema robotico state-of-the-art Da Vinci, sviluppato presso la UCLA.
“I pazienti con tumore in profondità all’interno della testa e del collo, possono ora essere trattati e tornare a condurre una vita normale, con pochi o addirittura nessun effetto collaterale”, dice il Dott Mendelsohn, direttore chirurgia robotica presso la UCLA.
Si tratta di un notevole cambiamento nelle prospettive di molti pazienti che in precedenza avrebbero avuto poca o nessuna speranza di guarigione.
Chirurgia in precedenza ‘impossibile o altamente invasiva’
TORS può essere utilizzato per operare all’interno dello spazio parafaringeo – una zona a forma di piramide situata vicino alla base del cranio umano. E’ particolarmente difficile accedervi con metodi chirurgici tradizionali, poichè lo spazio è allineato con molti vasi sanguigni, nervi e muscoli complessi.
Quando è possibile l’accesso chirurgico tradizionale a questa zona, è spesso altamente invasiva. Possono essere necessarie incisioni esterne al collo o la suddivisione della mascella, per non parlare dell’uso di chemioterapia e radioterapia, con un conseguente recupero più complicato con effetti collaterali potenzialmente gravi.
Nel video il dottor Mendelsohn e Alpern discutono la nuova tecnica:
TORS è stato approvato dalla Food and Drug Administration (FDA) nel 2009, ma solo ora può essere utilizzato per operare in sicurezza, all’interno di una delle parti più inaccessibili del corpo umano.
Controllati dal chirurgo, le braccia robotiche navigano attraverso le aree strette e delicate della bocca senza necessità di alcuna incisione esterna. Il chirurgo opera da una console vicino al letto del paziente, con movimenti delle sue mani che controllano gli strumenti chirurgici. Utilizzando un sistema di retrazione, può anche vedere l’intera area della chirurgia.
” Mi hanno descritto una procedura in cui il mio viso veniva diviso a metà e mi hanno detto che, in seguito, dovevo sottopormi a chirurgia ricostruttiva. Ero completamente fuori di testa”, dice David Alpern, con diagnosi di cancro alla gola nel 2012. Fortunatamente David è stato identificato dal Dr. Mendelsohn come un perfetto candidato per la sperimentale tecnica TORS.
David Alpern sottoposti ad intervento chirurgico con TORS, ha recuperato dalla procedura in pochi giorni. Il suo tumore è stato rimosso con successo e ora è libero dal cancro, come lo sono gli altri più di 100 pazienti sottoposti a procedure TORS, dal Dr. Mendelsohn.
Possibile ampliare il campo di applicazione del trattamento
Allo stato attuale, il nuovo metodo è il massimo beneficio per i pazienti che sviluppano tumori alla gola vicino alle tonsille e lingua e il dottor Mendelsohn dice:
“Siamo estremamente entusiasti delle possibilità per la comunità chirurgica di questo nuovo avanzamento con TORS. Ora i pazienti hanno un’ opzione che non hanno mai avuto prima e possiamo anche sviluppare le potenziali applicazioni della procedura al di là della superficie della testa e del collo”.
Un rapporto che descrive la nuova tecnica operatoria può essere trovato in Head & Neck . In questo lavoro, il dottor Mendelsohn scrive che saranno necessarie le pubblicazioni future che interessano gli esiti clinici per dimostrare l’efficacia di questo nuovo approccio mini-invasivo.
Il nuovo metodo potrebbe aver già fatto la differenza per la vita di centinaia di pazienti come David Alpern. ” Cerco di non essere troppo presuntuoso o eccitato nel dire che ho battuto il cancro, ma penso di averlo fatto”.
Fonte http://www.sciencedaily.com/releases/2014/12/141210073859.htm