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Chikungunya

La Chikungunya è una malattia virale acuta, causata da un togavirus (arborvirus), trasmesso dalle zanzare del genere Aedes, come Aedes aegypti e Aedes albopictus, comunemente chiamata zanzara tigre. Queste zanzare possono trasmettere l’infezione pungendo una persona malata, nella fase acuta. La zanzara si infetta e successivamente pungendo un’altra persona può trasmettere il virus.
Il virus non si trasmette invece da persona a persona con i normali contatti di vita quotidiana.

La malattia è caratterizzata da sintomi simil-influenzali quali: febbre elevata, cefalea, debolezza, dolori articolari diffusi, che talora costringono il paziente ad assumere una posizione piegata nel tentativo di alleviare il dolore causato dall’infiammazione delle articolazioni, (in swahili, “Chikungunya” significa “che contorce”).
Tale quadro è accompagnato, in un’elevata percentuale di casi, da manifestazioni cutanee maculopapulari pruriginose, che talora possono assumere caratteristiche di tipo emorragico benigno (petecchie, ecchimosi, epistassi, gengivorragie). I sintomi durano tre-cinque giorni e si risolvono spontaneamente, ma i dolori articolari, accompagnati da astenia, possono persistere anche per mesi.

Le complicanze più gravi sono rappresentate dalla meningoencefalite e dallo shock settico da coagulazione vasale disseminata. La Chikungunya è generalmente a decorso benigno, ma può essere fatale, particolarmente in soggetti anziani con sottostanti patologie di base (pazienti oncologici, trapiantati, pazienti affetti da malattie croniche quali broncopneumopatia cronica ostruttiva, cardiopatie, diabete).La Chikungunya è nota per vari eventi epidemici, il primo dei quali è stato registrato in Tanzania nel 1952. Da allora, sono stati descritti focolai epidemici in Asia ed Africa.

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