HomeSaluteCuore e circolazioneCellule staminali per riparare il cuore dai danni di un infarto

Cellule staminali per riparare il cuore dai danni di un infarto

I medici dell’Orlando Hearth Institute stanno sperimentando l’uso di cellule staminali del midollo osseo del bacino, per riparare i tessuti e migliorare le funzioni del cuore, dopo un infarto. ” Il pensiero è che il corpo si può riparare da solo” sostiene il prof. S.Kasi, ricercatore principale della sperimentazione clinica e Direttore del Cardiovascular Research”  poichè le cellule staminali sono cellule immature che hanno il potenziale di svilupparsi in nuovi vasi sanguigni e di conservare le cellule muscolari cardiache”. Con l’infusione di cellule staminali nella zona del muscolo cardiaco danneggiata da un infarto, il tessuto può essere riparato e la funzione del cuore ripristinata. La ricerca si rivolge a pazienti che hanno dovuto affrontare uno stent per aprire l’arteria bloccata, dopo una storia specifica di attacco di cuore. (infarto miocardico con sopraslivellamento o STEMI, un tipo critico di attacco di cuore causato da un prolungato periodo di flusso di sangue interrotto, che colpisce una vasta area del muscolo cardiaco, causando cambiamenti nei livelli ematici di marcatori chimici). La ricerca valuta l’efficacia e la sicurezza di infondere cellule staminali raccolte dal midollo osseo di un paziente, nell’arteria che ha causato l’attacco di cuore. Circa 160 pazienti partecipano a questo studio. La procedura di infusione inizia con un catetere inserito attraverso un’incisione all’inguine. Una telecamera a raggi x viene utilizzata per guidare i medici nel posizionamento del catetere in cui è stato inserito lo stent. Un palloncino viene gonfiato all’interno dello stent e l’infusione avviene nella zona colpita da infarto. Poichè lo studio è randomizzato in doppio cieco e controllato con placebo, i pazienti sono infusi con AMR-001, un prodotto di terapia cellulare composto da cellule staminali prelevate dal midollo osseo del paziente stesso o con placebo (sostanza inattiva). Prima dell’infusione i pazienti vengono valutati sulla base di un elettrocardiogramma, una risonanza magnetica cardiaca e un test cardiaco nucleare. In seguito ai  pazienti  viene eseguita con uno speciale ago,  una mini procedura di prelievo di midollo osseo del bacino dal quale vengono rimosse le cellule staminali. L’insufficienza cardiaca grave è spesso il risultato di un attacco di cuore di grandi dimensioni o multiplo. La terapia con le cellule staminali ha l’obiettivo della cura , ma anche di superare le limitazione dei trapianti di cuore ed offrire ai pazienti con queste gravi patologie, maggiori speranze di vita.

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