Risultati innovativi sono emersi da uno studio clinico che ha utilizzato gli anchilostomi per ridurre i sintomi della malattia celiaca.
Gli anchilostomi sono vermi parassiti, noti anche come elminti che vengono trasmessi dal terreno. Vivono nell’intestino tenue e sono responsabili di infezioni in tutto il mondo.
I risultati del nuovo studio, sono una buona notizia per chi soffre di celiachia, ma anche di altre condizioni infiammatorie come l’asma e la malattia di Crohn. La sperimentazione, durata circa un anno, ha incluso 12 partecipanti che sono stati infettati sperimentalmente con 20 larve di anchilostoma. I partecipanti sono stati in seguito, trattati con dosi gradualmente crescenti di glutine corrispondenti, alla fine della giornata, ad una ciotola di medie dimensioni di spaghetti.
I ricercatori australiani hanno ottenuto risultati innovativi in questo nuovo studio: “Alla fine della sperimentazione, i soggetti infettati con le larve mangiavano l’equivalente di una ciotola di medie dimensioni di spaghetti, senza effetti negativi”, ha detto il Prof Paolo Giacomin, immunologo della.James Cook University (JCU).
“Questo è un pasto che di solito innesca una risposta infiammatoria debilitante e causa nel paziente celiaco sintomi come diarrea, crampi e vomito”.
Gli anchilostomi riducono i sintomi della celiachia
Quattro partecipanti hanno rinunciato alla sperimentazione nelle prime fasi del processo (per vari motivi per lo più estranei al glutine), ma i restanti otto hanno ottenuto benefici significativi e continuato l’esperienza. “Gli otto partecipanti sono stati in grado di aumentare la loro tolleranza al glutine, un grande cambiamento”, ha detto Alex Loukas, responsabile del Centre for Biodiscovery and Molecular Development of Therapeutics alla JCU e autore principale congiunto dello studio.
“Noi e altri ricercatori abbiamo avuto risultati promettenti in studi precedenti, ma questa è una chiara prova di principio dei benefici di queste larve nel trattamento della malattia infiammatoria”, ha spiegato il professor Loukas.
Tutti i partecipanti hanno respinto l’offerta dei ricercatori di assumere farmaci per eliminare gli anchilostomi da cui erano stati infettati, dal loro corpo, alla fine della sperimentazione. “Hanno tutti scelto di mantenere le larve, tuttavia, sono stati consigliati di tornare a una dieta priva di glutine, dopo la sperimentazione”, ha spiegato il professor Loukas.
Il potenziale degli elminti, nel trattamento delle malattie infiammatorie risiede nella loro capacità di riattivare la risposta immunitaria umana, una capacità che permette loro di sopravvivere e prosperare nell’intestino umano, senza compromettere la capacità del loro ospite di combattere altri malattie infettive.
Lo studio, frutto di una collaborazione tra scienziati JCU a Cairns e il gastroenterologo Dr. Giovanni Croese del The Prince Charles Hospital a Brisbane, ha esaminato il meccanismo mediante il quale gli anchilostomi riducono la risposta infiammatoria. ” In biopsie intestinali raccolte prima, durante e alla fine del processo, abbiamo identificato le cellule specifiche del sistema immunitario, note come le cellule T” ha detto la Dott.ssa Giacomin, ” che per tutta la durata dell’ esperimento, all’interno dell’intestino, si sono trasformate da pro-infiammatorie in anti-infiammatorie”.
Le infezioni da elmiti sono devastanti nei paesi tropicali più poveri, dove il professor Loukas e la Dott.ssa Giacomin stanno lavorando ad un vaccino per aiutare 740 milioni di persone infettate. ” Scarsa igiene, malnutrizione e infezioni ripetute, comportano una perdita di sangue che può causare una grave anemia e portare anche alla morte”, ha detto il professor Loukas. “Un vaccino potrebbe bloccare questa situazione”.
Al contrario, le condizioni infiammatorie come la malattia celiaca, malattia infiammatoria intestinale, malattia di Crohn e l’asma sono meno comuni nei paesi in via di sviluppo, ma sono diffuse nelle nazioni ricche, dove gli elminti sono stati in gran parte debellati. In 1 su 70 australiani, che soffrono di celiachia, il sistema immunitario reagisce in modo anomalo al glutine, con conseguente danno intestinale “, ha detto il dottor Croese.” I sintomi variano, da disturbi gastrointestinali più comuni, a sintomi, alcuni più gravi, che possono includere stanchezza, anemia, perdita di peso inspiegabile, dolori articolari e gonfiore della bocca o della lingua”.
I ricercatori ritengono che la chiave delle abilità anti-infiammatorie degli elmiti si trova all’interno delle proteine che i vermi secernono. Essi sono attivamente alla ricerca di queste molecole per ulteriori ricerche, con l’obiettivo finale di sviluppare una nuova classe di farmaci anti-infiammatori.
“Questo studio ha confermato la nostra scelta degli anchilostomi come parassiti per le applicazioni cliniche”, ha concluso il professor Loukas, ” ma nonostante la nostra predilezione crescente per queste larve, sappiamo bene che una pillola a base di proteine che esse secernono, avrà sicuramente appeal di mercato più ampio di una dose di vermi”.
Fonte
- John Croese, Paul Giacomin, Severine Navarro, Andrew Clouston, Leisa McCann, Annette Dougall, Ivana Ferreira, Atik Susianto, Peter O’Rourke, Mariko Howlett, James McCarthy, Christian Engwerda, Dianne Jones, Alex Loukas. Experimental hookworm infection and gluten microchallenge promote tolerance in celiac disease. Journal of Allergy and Clinical Immunology, 2014; DOI:10.1016/j.jaci.2014.07.022