Gli uomini che sono stati trattati per carcinoma della prostata potrebbero beneficiare del regolare uso di aspirina, secondo uno studio condotto da ricercatori del Southwestern Medical Center. L’uso di aspirina è associato ad un minor rischio di morte per cancro prostatico, soprattutto negli uomini con alto rischio di malattia. Lo studio multicentrico è stato pubblicato sulla rivista Journal of Clinical Oncology, il 28 agosto 2012, dal Dott. Kevi Choe, primo autore della ricerca. Studi preclinici hanno dimostrato che i farmaci anticoagulanti come aspirina ed altri, possono inibire la crescita tumorale e le metastasi, ma i dati clinici erano in precedenza limitati. Lo studio attuale ha esaminato circa 6.000 uomini affetti da carcinoma della prostata e trattati con chirurgia o radioterapia. Circa 2000 uomini ( il 37%) erano in trattamento con anticoagulanti. Il rischio di morte per cancro alla prostata è stato confrontato tra quelli che assumevano anticoagulanti ed altri che non ne assumevano. I risultati, a dieci anni dalla sperimentazione, hanno dimostrato che la mortalità era significativamente inferiore nel gruppo in terapia con anticoagulanti. Inoltre, anche il rischio di recidiva e metastasi ossee era inferiore. Ulteriori analisi hanno evidenziato che questo beneficio è derivante principalmente dall’aspirina piuttosto che da altri farmaci anticoagulanti. ” i risultati di questo studio dimostrano che l’aspirina previene la crescita delle cellule tumorali” ha affermato il Dott.Choe ” ma abbiamo bisogno di capire meglio l’utilizzo ottimale del farmaco, prima di consigliarlo ai pazienti affetti da questa patologia”.