(Cancro del colon-Immagine credit Public Domain).
Gli scienziati del City of Hope hanno sviluppato un virus oncolitico chiamato CF33 che uccide il cancro del colon se combinato con un inibitore del checkpoint immunitario.
Miglioramento dei risultati dei pazienti con cancro al colon
Un documento pubblicato questo mese sulla rivista Molecular Cancer Therapeutics, dell’American Association for Cancer Research, dimostra che un team di scienziati della City of Hope ha avuto successo nello sviluppo di un virus che ha il potenziale per aumentare la difesa del sistema immunitario e uccidere il cancro. Sono necessarie ulteriori ricerche per stabilire nuovi approcci terapeutici che arruoleranno il virus, oltre a testarne la sicurezza negli esseri umani, tuttavia le prove precliniche sono incoraggianti, con gli ultimi dati che suggeriscono che questo virus oncolitico potrebbe potenzialmente uccidere il cancro del colon.
Dato che il cancro del colon-retto è la terza causa più comune di decessi correlati al cancro negli Stati Uniti, rappresentando una previsione di 53.000 decessi solo quest’anno, questi risultati che si riferiscono specificamente all’induzione della morte cellulare nel cancro del colon-retto sono eccitanti. Questo studio potrebbe portare a prognosi e risultati migliori per i pazienti con diagnosi di cancro del colon-retto. Inoltre, CF33 ha dimostrato il potenziale per trattare una varietà di altri tumori.
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Uccidere le cellule del cancro del colon difficili da trattare
I risultati dell’attuale studio, che ha avuto luogo presso City of Hope, un centro indipendente di ricerca e trattamento biomedico per malattie potenzialmente letali come il cancro e il diabete, mostrano che il virus oncolitico CF33 appena sviluppato, può colpire i tumori che ‘ammanettano’ il sistema immunitario e che sono difficili da trattare perchè impediscono al sistema immunitario di arruolare le cellule T e uccidere le cellule tumorali.
I ricercatori sono stati in grado di dimostrare tramite un modello murino, che il loro virus oncolitico CF33 innesca la maggiore espressione di PD-L1 nelle cellule tumorali, inducendo la morte delle cellule tumorali in un modo che innesca un afflusso di cellule immunitarie attivate.
L’autrice senior dello studio e oncologa chirurgica presso City of Hope, Susanne Warner, MD, ha evidenziato il significato di questi risultati: “CF33 è un virus sicuro e innovativo sviluppato da City of Hope che può diventare un gamechanger a causa della sua potenza e grazie a la sua capacità di reclutare e attivare le cellule immunitarie. Il nostro virus oncolitico allena il sistema immunitario a colpire una specifica cellula cancerosa. I modelli preclinici mostrano che un trattamento combinato del virus oncolitico CF33 con l’inibizione del checkpoint anti-PD-L1 porta a un’immunità antitumorale duratura, il che significa che se una cellula tumorale simile cerca di ricrescere, il sistema immunitario sarà pronto e in attesa di spegnerla”.
I meccanismi di CF33
CF33 agisce infettando selettivamente le cellule tumorali, replicandosi al loro interno e uccidendole. Le prime ricerche mostrano che CF33 è in grado di trasformare i tumori che sono stati resistenti al trattamento, noti come “tumori freddi”, in “tumori caldi” che possono essere mirati e distrutti dal sistema immunitario del corpo.
L’attuale studio ha confrontato l’efficacia del trattamento in tre gruppi di partecipanti e un gruppo di controllo. I pazienti del gruppo di controllo non hanno ricevuto alcun trattamento (controllo), i pazienti dei tre gruppi sono stati trattati o solo con anti-PD-L1, solo CF33 o con una combinazione di CF33 e anti-PD-P1.
I risultati dello studio hanno mostrato che l’opzione di trattamento più efficace era la combinazione di CF33 e anti-PD-P1. Questa opzione di trattamento è stata efficace anche per aumentare il numero di cellule T CD8 +, cellule immunitarie che ricordano malattie precedenti e le prendono di mira quando ricompaiono nel corpo.
Direzioni future
Il team della City of Hope prevede di testare l’efficacia della propria piattaforma di virus CF33 nel mirare e uccidere diversi tipi di tumori.
Gli studi clinici per testare la sicurezza del virus oncolitico CF33 su pazienti umani dovrebbero iniziare nel 2021. Se avranno successo, il virus sarà probabilmente prezioso per lo sviluppo futuro delle terapie antitumorali.