Un approccio bioinformatico ai farmaci ha comportato l’identificazione di una classe di antidepressivi come un potenziale nuovo trattamento per il cancro del polmone a piccole cellule (SCLC), secondo uno studio pubblicato su Cancer Discovery, una rivista della American Association per la Ricerca sul Cancro.
Sulla base di dati generati utilizzando la bioinformatica, due farmaci approvati dalla Food and Drug Administration (FDA) per il trattamento dei sintomi della depressione, sono stati testati su cellule di cancro al polmone a piccole cellule, in modelli animali. Entrambi gli antidepressivi hanno provocato la morte delle cellule SCLC e si sono dimostrati efficaci anche nei topi recanti cellule umane di cancro di SCLC divenute resistenti al farmaco chemioterapico cisplatino. Gli antidepressivi testati erano imipramina, che modula l’attività di alcuni ormoni che causano disturbi dell’umore e prometazina, un farmaco sedativo, antiemetico e antipsicotico.
La bioinformatica è una combinazione di matematica e informatica utilizzata per ordinare, classificare e analizzare grandi database di informazioni biologiche e biochimiche.
“Dal giorno in cui abbiamo iniziato questo progetto, ci sono voluti circa 20 mesi per avviare una sperimentazione clinica”, ha spiegato Julien Sage, professore associato di pediatria e genetica presso la Stanford University School of Medicine in California.
“A differenza di molte terapie mirate, che sono spesso specifiche per una singola molecola o un percorso, i farmaci che abbiamo identificato hanno come bersaglio molteplici recettori sulla superficie delle cellule tumorali neuroendocrine, che possono rendere difficile, alle cellule tumorali, sviluppare resistenza”, ha aggiunto. “Siamo nel processo di identificazione del regime di trattamento ottimale per i pazienti con SCLC e stiamo modificando questi farmaci per impedire loro di entrare nel cervello e per minimizzare gli effetti collaterali.”
Il cancro al polmone a piccole cellule è un sottotipo mortale di cancro polmonare di origine neuroendocrina ed i pazienti con diagnosi di SCLC hanno una prognosi infausta. Attualmente non esiste una terapia mirata approvata per questa malattia.
Dei sei antidepressivi inizialmente selezionati, l’imipramina e la prometazina sono emersi come promettenti per ulteriori studi, sulla base dei risultati di esperimenti che utilizzano linee cellulari di SCLC e topi portatori di tumori SCLC umani.
I ricercatori hanno poi generato topi mutanti portatori di tumori SCLC cisplatino-resistenti e hanno scoperto che la crescita dei tumori alla chemioterapia-resistenti, è stata inibiti da imipramina, suggerendo che gli antidepressivi individuati saranno efficaci contro SCLC in pazienti che hanno sviluppato resistenza alla chemioterapia standard.
I ricercatori hanno condotto ulteriori esperimenti e scoperto che questi due farmaci hanno agito sul cancro al polmone a piccole cellule principalmente inducendo meccanismi di morte cellulare all’interno delle cellule tumorali. Hanno anche scoperto che le cellule SCLC esprimono alcuni recettori chiamati GPCR, e imipramina e prometazina hanno causato la morte delle cellule, impegnandosi contro questi recettori ed i loro meccanismi di segnalazione, a valle.
Poichè imipramina si è dimostrata efficace anche in un modello animale di tumori pancreatici neuroendocrini, i ricercatori sperano che le loro osservazioni con SCLC possano essere estese a una serie di altri tumori neuroendocrini.
Fonte Cancer Discovery , 2013; DOI:10.1158/2159-8290.CD-13-0183