Cancro al pancreas-Immagine Credit Public Domain-
Scienziati di diverse università hanno identificato temi cruciali nella biologia del cancro al pancreas che possono servire come segni distintivi per la terapia, secondo uno studio pubblicato su Cell. Prendendo di mira questi segni distintivi, comprese le alterazioni genomiche e l’immunoterapia, i ricercatori ritengono di poter trasformare il trattamento dell’adenocarcinoma duttale pancreatico (PDAC) e migliorare i risultati dei pazienti.
Queste intuizioni offrono speranza per risultati migliori.
Un team di scienziati dell’Università della California, Irvine, dell’Università del Michigan e dell’MD Anderson Cancer Center dell’Università del Texas, ha avuto un impatto importante nell’area della ricerca sul cancro al pancreas. Il recente studio del team, evidenzia diversi aspetti chiave della biologia del cancro al pancreas che potrebbero servire come bersagli per un intervento terapeutico. Questi aspetti includono i cambiamenti genomici, i processi metabolici, il microambiente del tumore, l’uso dell’immunoterapia e l’implementazione di progetti di studi clinici innovativi.
Lo studio è stato recentemente pubblicate sulla rivista Cell.
L’adenocarcinoma duttale pancreatico (PDAC), che rappresenta la stragrande maggioranza dei tumori pancreatici, è una forma di cancro altamente difficile da curare e mortale. Nonostante i significativi progressi compiuti negli ultimi anni nella comprensione della biologia del PDAC, non c’è stato un grande miglioramento nel trattamento clinico per la maggior parte dei pazienti. Tuttavia, gli autori sperano che la combinazione dei progressi nelle aree che hanno identificato come segni distintivi porterà a una trasformazione nel modo in cui questa malattia viene trattata.
Gli autori sottolineano l’importanza di affrontare la malattia da più angolazioni, comprendendo il maggior numero possibile di segni distintivi per le maggiori possibilità di successo.
La loro revisione riassume i modelli di consenso che sono emersi alla base dello sviluppo genetico e della progressione del percorso della tumorigenesi pancreatica. Evidenzia inoltre diversi interessanti esempi di ricerca in corso, compreso lo sviluppo di composti sperimentali e approcci clinicamente implementati per mirare alle caratteristiche genetiche e immunologiche del PDAC, del metabolismo del cancro e della chemioresistenza.
Gli autori discutono anche di come i progressi nell’analisi unicellulare e nelle tecniche di profilazione spaziale ad alta dimensione abbiano rivelato la diversità delle popolazioni cellulari che interagiscono dinamicamente all’interno dei tumori pancreatici e discutono su come iniziare a interrompere queste reti per migliorare la risposta al trattamento. Questi approcci si accoppieranno con entusiasmanti strade di nuovi sviluppi terapeutici, come i vaccini contro il cancro e i coniugati anticorpo-farmaco, che hanno un enorme potenziale per il futuro della terapia del cancro al pancreas.
Gli autori esprimono anche il loro ottimismo sul futuro della ricerca e del trattamento del cancro al pancreas.
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“Negli ultimi 10 anni il tasso di sopravvivenza a 5 anni del PDAC è già raddoppiato dopo essere rimasto stagnante per decenni prima. Siamo fiduciosi che gli sforzi collettivi della comunità scientifica continueranno questa tendenza per trasformare il PDAC da una malattia recalcitrante a una malattia gestibile“, ha affermato Halbrook.
Gli autori sperano che le loro scoperte ispirino ulteriori ricerche e alla fine portino a trattamenti e risultati migliori per i malati di cancro al pancreas.
Fonte:Cell