Botox contro le emicranie croniche.

Meglio conosciuta per le sue proprietà anti-rughe, la tossina botulinica o Botox, è ora indicata , nel Regno Unito, nel trattamento preventivo dell’emicrania cronica. Più di un semplice sintomo, l’emicrania cronica è una malattia vera e propria. Privo di effetti collaterali importanti, il Botox è una promettente alternativa terapeutica per la cura dell’emicrania cronica.Veleno assai temuto, la tossina botulinica  è prodotta dal batterio Clostridium botulinum. Il batterio agisce bloccando la trasmissione tra nervo e muscolo,causando paralisi respiratoria e locomotoria e può portare anche alla morte. L’agente, usato in trattamenti estetici, nel trattamento di malattie neurologiche che comportano eccessiva attività muscolare ( movimenti anomali, crampi, distonia, spasticità),  è ora usato anche nella cura di emicranie croniche. Il potenziale della tossina botulinica, è stato scoperto nel 1990, in pazienti trattati per la cura delle rughe: donne che soffrivano di emicrania, risultavano miracolosamente guarite. In seguito a questo evento, numerosi ricercatori, hanno preso in considerazione lo studio dell’effetto del Botox sull’emicrania. La ricerca condotta  in merito,dal Dott.r Marc Swob, neurologo e Presidente dell’Associazione Emicranie in Francia,ha dato esiti positivi, conseguendo i seguenti risultati: una diminuzione del 24% del numero di giorni di emicrania, una riduzione del punteggio di gravità ( da grave a moderata), una diminuzione del 75% del numero di ore di mal di testa, ed infine, un notevole miglioramento della qualità della vita. Lo studio, tuttavia, non ha dimostrato beneficio del trattamento con botulino, in pazienti affetti da emicranie da uso di farmaci. Convinti dei risultati della ricerca, le autorità Britanniche, hanno approvato l’uso di Botox nella profilassi dell’emicrania cronica.