La Boswellia serrata aiuta ad eliminare i disturbi digestivi, combatte la sindrome dell’intestino irritabile, la colite ulcerosa ed è un super rimedio per l’artrite.
Tre persone su quattro soffre di malattia di Crohn, mentre la stima per la colite ulcerosa è di uno su quattro.
Convenzionalmente i medici tendono a trattare i sintomi della colite ulcerosa con farmaci come amminosalicilati e steroidi, ma questi farmaci possono causare una serie di gravi effetti collaterali, tra cui ipertensione, osteoporosi, diabete, glaucoma, incapacità di assorbire determinate sostanze nutritive e aumento del rischio di infezioni .
La Boswellia serrata, chiamata anche “incenso indiano” e Salai guggul, cresce nelle zone collinari dell’ India ed è stata apprezzata nella medicina ayurvedica per migliaia di anni, come rimedio per i disturbi digestivi, problemi respiratori e malattie infiammatorie. Negli ultimi decenni, le autorità mediche convenzionali e le istituzioni, hanno cominciato a riconoscere i benefici della Boswellia.
La resina che si ottiene dalla corteccia della Boswellia, contiene triterpeni noti come acidi boswellici. Gli scienziati pensano che essi sono la chiave degli effetti anti-infiammatori della pianta. La resina di Boswellia contiene anche oli essenziali che sono ricchi di alfa-thujene – un monoterpene – e p-cimene, un composto aromatico che si trova anche in erbe benefiche come il timo.
L’Università del Maryland Medical Center (UMMC) riporta che gli acidi boswellici inibiscono un enzima specifico che è vitale nella biosintesi di leucotrieni – molecole infiammatorie che contribuiscono alla colite ulcerosa e altre malattie infiammatorie.
La Boswellia è meglio dei farmaci convenzionali?
Anche se la Boswellia non è comunemente raccomandata da medici convenzionali per il trattamento di IBD e colite ulcerosa, la sua capacità di trattamento di queste condizioni è stata sostenuta da quasi 20 anni di ricerca. La UMMC cita uno studio clinico del 1997 che ha dimostrato che gli effetti terapeutici della Boswellia erano uguali a quelli della sulfasalazina, un trattamento farmaceutico per l’ IBD.
Lo studio, pubblicato su European Journal of Medical Research, ha esplorato gli effetti della Boswellia sui pazienti con diagnosi di grado II e III grado di colite ulcerosa. I soggetti sono stati trattati con 350 mg di estratti di Boswellia per tre volte al giorno per 6 settimane. Per determinare i risultati, i ricercatori hanno usato microscopie di biopsie rettali ed esaminato importanti parametri del sangue – tra cui i livelli di leucociti e esinofili.
Essi hanno scoperto che il gruppo trattato con la Boswellia ha mostrato un miglioramento in tutti i parametri, con l’ 82 per cento in remissione, rispetto al 75 per cento del gruppo trattato con sulfasalazina. In altre parole, l’ efficacia della Boswellia ha superato quella del farmaco.
Quattro anni dopo, uno studio del 2001 pubblicato sulla rivista Planta Medica, ha mostrato un divario ancora più ampio tra Boswellia e gli effetti della sulfasalazina. Trenta pazienti con colite cronica sono stati trattati con 900 mg di Boswellia o 3000 milligrammi di sulfasalazina al giorno, per sei settimane. Il novanta per cento dei pazienti trattati con la Boswellia ha mostrato un miglioramento dei sintomi, rispetto al 60 per cento del gruppo trattato con sulfasalazina. L’autore dello studio ha concluso che la Boswellia potrebbero essere utilizzata per trattare efficacemente la colite e con effetti collaterali minimi.
Infine, in una recensione pubblicata nel 2001 in Gastroenterologia, la Boswellia è risultata essere efficace quanto il farmaco mesalamina, nel trattamento della malattia acuta di Crohn.
Alcuni medici convenzionali supportano la Boswellia
Un altro privilegio della Boswellia è il fatto che essa non danneggia il tratto digestivo. Secondo Memorial Sloan-Kettering Cancer Center, laBoswellia – a differenza degli attuali farmaci anti-infiammatori non steroidei – non provoca ulcere gastriche.
La Boswellia attacca l’infiammazione su molti fronti.
Una ricerca tedesca, presentata dall’Istituto di Scienze Farmaceutiche presso l’Università di Tuebingen e pubblicata nel 2010 in Fitomedicina, gli autori hanno esaminato il metodo di azione degli acidi boswellici. Essi hanno rilevato che gli acidi boswellici regolano le citochine infiammatorie, riducono la produzione di leucotrieni e dimostrano attività antiossidante mentre inibiscono la formazione dei radicali liberi. La boswellia è anche un super rimedio contro l’artrite.
Come posso assumere la Boswellia?
Prodotti a base di Boswellia, di solito sono standardizzati per contenere tra il 37,5 e il 65 per cento di acido boswellico. E’ disponibile in resina, pillola o in forma di crema. La UMMC rileva che il dosaggio standard di Boswellia, per la colite ulcerosa, è di 550 mg per 3 volte al giorno per un massimo di sei settimane. Naturalmente, si deve consultare un medico di fiducia prima di utilizzare la Boswellia nel trattamento della colite, o qualsiasi altra condizione.
Tenete a mente che la Boswellia può stimolare il flusso di sangue nell’ utero e indurre l’ aborto spontaneo. Per questo non deve essere assunta in gravidanza.