“Quelle terapie con le staminali sono pericolose per la salute“. Così la commissione di esperti dell’Istituto Superiore di Sanità, Iss, dei carabinieri del Nas e dell’Agenzia italiana del farmaco, Aifa voluta dal Ministro Balduzzi, ha bocciato la terapia a base di cellule staminali definita il “metodo Di Bella delle staminali” e proposta attraverso la Stamina Foundation.
“Innanzitutto – ha affermato Nanni Costa membro dell’Iss e presidente del Comitato trapianti del Consiglio d’Europa, – il punto da chiarire è che qui non si sta mettendo in dubbio se le terapie a base di staminali funzionino o meno. Qui si sta evidenziando tecnicamente, nello specifico, come il metodo Stamina non funzioni”. “In primis, – aggiunge Costa – è pericoloso per la salute perché a volte ai pazienti è inoculato materiale biologico prelevato dallo stesso malato mentre altre volte vengono iniettate cellule prelevate da terzi, con un serio rischio di contagio batterico e virale che ciò comporta. Inoltre, gli esiti delle sperimentazioni hanno prodotto risultati diversi”.
Ma poi c’è anche un problema di metodologia e aderenza alle procedure dettate dalla legge. “Le metodologie di preparazione dei preparati – ha specificato Costa – sono a dir poco grossolane, con errori evidenti e pratiche del tutto fuori da ogni legge. I laboratori, per esempio, sono in luoghi non adatti e inoltre sui vasetti che conservano i tessuti prelevati ci sono etichette scritte addirittura a matita. Inoltre, non è stato mai pubblicato un risultato delle ricerche nelle pubblicazioni scientifiche”.
La cura era finita nel mirino della legge e del pm di Torino Raffaello Guariniello. In una prima fase il Tribunale aveva autorizzato la cura. Poi il Tar aveva bocciato la terapia, ma in seguito essa era stata autorizzata e “convenzionata” presso la Asl Spedali civili di Brescia.