(Autismo-immagime Credit Public Domain).
Sapevi che c’è una crescente convinzione che il microbioma intestinale guidi l’autismo? L’autismo, come probabilmente saprai, descrive diverse condizioni che causano alle persone sfide con abilità sociali, comportamenti ripetitivi, linguaggio e comunicazione non verbale. Potrebbe essere correlato alla salute del microbioma intestinale come afferma una credenza popolare? Un nuovo studio condotto da Mater Research e dall’Università del Queensland mette in dubbio questa ipotesi.
Che ci crediate o no, ci sono reali motivi scientificamente studiati per credere che il microbiota intestinale e l’autismo possano essere correlati. In effetti, ci sono alcuni interventi sperimentali basati sul microbioma come i trapianti di microbiota fecale e i probiotici, che cercano di ridurre al minimo i comportamenti autistici. Questa convinzione peculiare deriva dai risultati che i bambini autistici hanno alti tassi di problemi intestinali. Inoltre, ci sono diversi nuovi studi che confermano che esiste una forte relazione tra il microbiota intestinale e il cervello. Quindi potrebbe essere che una dieta o un trapianto di microbiota fecale potrebbero alleviare alcuni dei sintomi dell’autismo?
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Bene, questo non sembra essere il caso di questo nuovo studio, condotto in Australia. Gli scienziati hanno analizzato il materiale genetico da campioni di feci di 247 bambini, inclusi 99 bambini con diagnosi di autismo. Hanno identificato più di 600 specie batteriche, ma solo una di esse potrebbe essere associata al disturbo dello spettro autistico – altre non sembrano essere molto diverse dalle persone sane e da quelle che vivono con l’autismo. Quindi sembra che il microbiota intestinale e la sua salute non stiano guidando l’autismo e gli studi sperimentali, ad esempio, sul trapianto di microbiota fecale da donatori non autistici a persone autistiche, non hanno una base solida. Quindi qual è il problema delle persone autistiche e i loro cambiamenti più comuni nel microbioma intestinale?
Gli scienziati possono effettivamente spiegare perché le persone autistiche a volte hanno microbiomi intestinali più problematici. Andrew Whitehouse, Direttore della ricerca sull’autismo del CRC, uno degli autori dello studio, ha dichiarato: “Questi risultati estremamente importanti forniscono prove chiare che dobbiamo aiutare a sostenere le famiglie durante i pasti dei bambini autistici, piuttosto che provare diete alla moda”. Gli scienziati affermano che questi interventi sperimentali sono prematuri e avrebbero bisogno di ulteriori ricerche per essere presi in considerazione.
Risultati contrastanti e consigli diversi non sono effettivamente utili in alcun modo. Le persone sono sempre alla ricerca della soluzione ottimale ai loro problemi di salute. In molti casi, soluzioni semplici e non supportate sembrano non avere basi scientifiche e possono persino essere pericolose o almeno deludenti. Ma, naturalmente, ulteriori ricerche sono benvenute in questo settore.
Fonte: Università del Queensland