Per la prima volta, i ricercatori hanno identificato un tipo di cellule T che svolge un ruolo chiave nel promuovere la risposta autoimmune dannosa che infiamma e attacca le articolazioni nell’artrite reumatoide. La scoperta – realizzata con tecnologie che aiutano ad analizzare solo “poche cellule” – offre importanti nuovi indizi sulla biologia della malattia e potrebbe portare a più potenti trattamenti mirati.
Lo studio – condotto dal Brigham and Women Hospital (BWH), è stato pubblicato sulla rivista Nature .
Il primo autore, il Dr Deepak Rao, co-Direttore dell’ Human Immunology Center del BWH, dice:
“I nostri risultati hanno individuato un percorso verso trattamenti che sono molto più precisi e concentrati solo sulle più importanti cellule immunitarie”.
L’artrite reumatoide è una malattia autoimmune che diminuisce la qualità della vita e causa la morte prematura e disabilità. La condizione dolorosa è causata dall’ infiammazione del rivestimento delle articolazioni (la membrana sinoviale) e può colpire anche altri organi.
( Vedi anche:Individuati nuovi obiettivi per il trattamento dell’ artrite reumatoide).
L’infiammazione cronica delle articolazioni erode gradualmente la cartilagine e le ossa, causando a volte, la deformazione delle articolazioni.
L’artrite reumatoide è classificata come una malattia autoimmune perché è il risultato di una risposta immunitaria difettosa in cui le cellule del sistema immunitario scambiano tessuti del corpo per agenti patogeni. Tuttavia, le cause esatte non sono note.
Non vi è attualmente alcuna cura per l’artrite reumatoide, ma i farmaci sono sempre più efficaci nel trattamento della malattia e riescono a prevenire la deformità articolare.
Studi precedenti hanno fornito prove significative che le cellule T – e il modo in cui interagiscono con le cellule B produttrici di anticorpi – sono fortemente coinvolte nell’artrite reumatoide.
Il nuovo studio punta il dito contro un particolare tipo di cellule T.
Per lo studio, il Dr. Rao e colleghi hanno utilizzato un approccio chiamato “decostruzione della malattia”, per studiare i campioni da pazienti ad un livello di dettaglio mai raggiunto precedentemente.
I ricercatori hanno usato sofisticate tecnologie, come la citometria di massa e sequenziamento RNA, per isolare e caratterizzare cellule specifiche tra i molti tipi trovati nel sangue, liquido delle articolazioni circostanti e tessuti articolari.
Un unico tipo di cellule T stimola la produzione di autoanticorpi
I ricercatori hanno trovato un ( abbondante) unico tipo di cellule T nei pazienti con artrite reumatoide. Le cellule sono un tipo di cellule CD4 + e rappresentano circa un quarto delle cellule T nelle articolazioni dei pazienti.
I ricercatori hanno scoperto che il nuovo tipo di cellule T individuato, è programmato per entrare nel tessuto infiammato e stimolare le cellule B a produrre autoanticorpi – anticorpi che attaccano il tessuto del corpo, invece di agenti patogeni.
Lo studio è il primo a dare una descrizione dettagliata di un tipo di cellule T con questa caratteristica non convenzionale.
I ricercatori ora vogliono esplorare ulteriormente i segnali che incoraggiano queste cellule CD4 + a svilupparsi anche per scoprire se le stesse sono coinvolte in altre malattie autoimmuni come il diabete di tipo 1, il lupus e la sclerosi multipla.
Il team prevede inoltre di verificare se le cellule T uniche potrebbero essere un obiettivo efficace per nuovi trattamenti per l’artrite reumatoide.
“Queste cellule non aderiscono alla visione convenzionale delle cellule T helper e questa scoperta è davvero interessante”, ha dichiarato il Prof. Rao.
Fonte: Medicalnews