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Antibiotici per via inalatoria potrebbero ridurre la resistenza antimicrobica

Secondo i ricercatori delle università di Bristol e Bath, l’uso di antibiotici per via inalatoria per il trattamento delle infezioni del tratto respiratorio inferiore potrebbe aiutare a ridurre la resistenza antimicrobica.

Le infezioni acute del tratto respiratorio inferiore (aLRTI) sono la condizione più comune gestita nelle cure primarie in tutto il mondo e i ceppi resistenti agli antibiotici sono la principale causa di decessi. Attualmente gli antibiotici per via orale vengono somministrati in modo inappropriato in circa il 50% dei casi, contribuendo alla resistenza antimicrobica e allo spreco di medicinali.

In un articolo pubblicato su The Lancet Respiratory Medicine (11 maggio), i ricercatori propongono che gli antibiotici per via inalatoria potrebbero essere efficaci nel trattamento delle persone visitate nelle cure primarie, in particolare quelle con condizioni polmonari a lungo termine come l’asma e la BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva). Questi pazienti hanno già familiarità con l’uso di inalatori e gli antibiotici per via inalatoria potrebbero fornire concentrazioni più elevate in dosi inferiori rispetto a quando assunti per via orale, e quindi causare meno danni.

Vedi anche:Antibiotici: uso intensivo legato a Crohn e colite

Il Professor Alastair Hay del Center for Academic Primary Care, Università di Bristol e autore principale dell’articolo, ha dichiarato: “La base di prove per l’uso di antibiotici per via inalatoria è davvero carente, ma le prove disponibili suggeriscono che potrebbero essere in gioco un cambiamento quando si tratta del trattamento delle infezioni acute del tratto respiratorio inferiore. È fondamentale considerare tutte le possibili strade per ridurre la resistenza antimicrobica, che rimane una grave minaccia per la salute pubblica a livello globale”.

Molti danni possono essere causati dall’uso inappropriato di antibiotici per via orale, inclusi effetti collaterali come diarrea, vomito ed eruzioni cutanee e danni ai batteri intestinali sani che vengono distrutti indiscriminatamente, consentendo ai batteri resistenti di prosperare. Gli antibiotici per via inalatoria potrebbero ridurre gli effetti collaterali e questi cosiddetti effetti di resistenza antimicrobica “astanti”, assicurando che venga trattata solo la parte del corpo interessata.

Fonte:The Lancet Respiratory Medicine

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