Un ampio studio finanziato dal Cancer Research UK ha scoperto che il farmaco anastrozolo può dimezzare le probabilità di sviluppare il cancro al seno nelle donne ad alto rischio.
I risultati dello studio IBIS II, guidato da ricercatori della Queen Mary University di Londra e pubblicato online sulla rivista The Lancet questa settimana,, mostrano che in quasi 4.000 donne in post-menopausa ad alto rischio di tumore al seno, l’assunzione di Anastrozolo per 5 anni, ha dimezzato i casi di sviluppo della malattia del 53 %, rispetto ad un placebo.
I ricercatori fanno notare che questa riduzione è maggiore di quella ottenuta con tamoxifene ed i risultati hanno anche mostrato un minor numero di effetti collaterali da anastrozolo.
Anastrozolo, un inibitore dell’aromatasi, riduce i livelli di estrogeno, un ormone che alimenta la crescita di molti tumori al seno.
Uno studio randomizzato ha testato anastrozolo contro il placebo per 5 anni
Per lo studio in doppio cieco, i ricercatori hanno reclutato circa 4.000 donne in post-menopausa ad alto rischio di cancro al seno, di età compresa 40-70 anni e provenienti da 18 paesi. La metà di queste donne sono state trattate in modo casuale con una dose giornaliera di 1 mg di anastrozolo e la metà con una dose giornaliera di placebo.
Nel corso di un follow-up medio di 5 anni, 40 (2%) partecipanti al gruppo trattato con Anastrozolo ha sviluppato il cancro al seno, rispetto alle 85 (4%) del gruppo placebo.
Prevenzione del cancro al seno con anastrozolo
Jack Cuzick, professore e capo del Centro per la prevenzione del cancro alla Queen Mary University di Londra, descrive il processo come un “eccitante sviluppo” nella prevenzione del tumore al seno e aggiunge:
“Ora sappiamo che anastrozolo dovrebbe essere il farmaco di scelta quando si tratta di ridurre il rischio di cancro al seno nelle donne in post-menopausa con una storia familiare o altri fattori di rischio per la malattia. Questa classe di farmaci è più efficace di farmaci precedenti come tamoxifene e soprattutto, ha meno effetti collaterali”
Il ricercatore sostiene che la priorità dovrebbe essere quella di garantire al maggior numero di donne possibile, di beneficiare di questi nuovi risultati e aggiunge:
“La prevenzione è uno strumento importante nella lotta contro il cancro al seno e chiediamo con forza all’Istituto Nazionale per la Salute e cura Excellence (NICE) di considerare l’aggiunta di anastrozolo tra i farmaci raccomandati alle donne che sono predisposte a sviluppare il cancro al seno”.
Fonte The Lancet , pubblicato online il 12 dicembre 2013; DOI: 10.1016/S0140-6736 (13) 62292-8; astratto