Il morbo di Parkinson, la seconda malattia neurodegenerativa più comune dopo il morbo di Alzheimer, è spesso trattato con amantadina. Il farmaco aiuta ad alleviare i problemi motori dei pazienti e può essere assunto per anni. I medici sanno da tempo che il trattamento con amantadina provoca cambiamenti anomali nella cornea in pazienti affetti da Parkinson. La cornea è la superficie trasparente esterna dell’occhio che fornisce la maggior parte della potenza visiva. Le reazioni della cornea di solito si verificano subito dopo l’avvio del trattamento con il farmaco e scompaiono poche settimane dopo l’interruzione. Ma a volte disturbi della cornea compaiono solo dopo anni di trattamento e le cornee di questi pazienti spesso non possono essere recuperate neanche quando amantadina viene sospesa.
Won Ryang Wee, MD, PhD, ed i suoi colleghi presso la Seoul National University College of Medicine, Corea del Sud, ha studiato se l’effetto di amandatine sulle cellule endoteliali corneali è dipendente dalla dose cumulativa ricevuta.
I ricercatori hanno confrontato 169 occhi di pazienti trattati con amandatine ed un numero uguale di controllo. L’età media di tutti i soggetti era di 59 anni. Lo studio ha dimostrato che il gruppo di pazienti con la più alta assunzione di amandatine e con più lunga durata del trattamento (fino a 8 anni), ha riportato le riduzioni più significative della densità delle cellule endoteliali (ECD). Le cellule endoteliali lavorano per mantenere una giusta idratazione della cornea. Quando le cellule endoteliali sono troppo poche, si verifica l’edema corneale (gonfiore) e la visione è compromessa. Questo studio ha rilevato due indicatori precoci di alterazioni corneali anomale in risposta ad amandatine: la deformazione della forma normale della cellula esagonale e l’aumento della variazione delle dimensioni delle cellule.
“Supponendo che altri studi confermano questi risultati, oculisti e neurologi dovrebbero prendere in considerazione la valutazione dell’endotelio corneale del paziente affetto da parkinson, all’inizio del trattamento con amandatine e fare controlli a intervalli regolari, se il farmaco viene utilizzato a lungo termine.” ha concluso il Dott. Wee.
Fonte: L’effetto di amantadina sull’endotelio corneale in soggetti con malattia di Parkinson . Ophthalmology , 2010, DOI:10.1016/j.ophtha.2009.10 0,039