HomeSaluteCervello e sistema nervosoAlzheimer: dall'herpes labiale alla perdita di memoria

Alzheimer: dall’herpes labiale alla perdita di memoria

Nuove scoperte rivelano una correlazione tra la progressione della malattia di Alzheimer e l’attivazione di una proteina dell’herpesvirus, ICP27.

Un nuovo studio ha scoperto un sorprendente legame tra la malattia di Alzheimer e l’Herpes Simplex Virus-1 (HSV-1). “La tau anti-erpetica preserva i neuroni tramite il percorso cGAS-STING-TBK1 nella malattia di Alzheimer”, spiegan gl

 ricercatori hanno scoperto proteine ​​HSV-1 incorporate nei cervelli dell’Alzheimer, rivelando come il virus sia inibito dalla proteina tau, un elemento chiave della malattia. Queste intuizioni potrebbero aprire la strada a trattamenti innovativi che prendono di mira l’attività virale e la risposta immunitaria del cervello per rallentare o addirittura fermare la progressione dell’Alzheimer.

Intrigante legame tra virus dell’herpes e Alzheimer

Uno studio rivoluzionario condotto dal Dott. Or Shemesh della Facoltà di Farmacia presso l’Università Ebraica di Gerusalemme ha rivelato un sorprendente collegamento tra la malattia di Alzheimer e l’Herpes Simplex Virus-1 (HSV-1). Utilizzando tecniche avanzate, i ricercatori hanno identificato 19 proteine ​​correlate all’HSV-1 nel cervello di individui affetti da Alzheimer in varie fasi della malattia. Questa scoperta si aggiunge alle crescenti prove che infezioni come l’HSV-1 potrebbero influenzare lo sviluppo e la progressione dell’Alzheimer.

Una scoperta degna di nota è stata l’aumento dell’attività di una proteina dell’herpesvirus chiamata ICP27, che è diventata più evidente con la progressione dell’Alzheimer. Lo studio ha scoperto che ICP27 occupava le stesse regioni del cervello della tau, una proteina nota per diventare tossica nel morbo di Alzheimer. È interessante notare che ICP27 non era associata alle placche amiloidi, un’altra caratteristica importante della malattia. Queste scoperte suggeriscono che l‘HSV-1 potrebbe interagire direttamente con la tau, potenzialmente determinando i cambiamenti dannosi legati all’Alzheimer.

Tau contro HSV
In verde: proteine ​​del virus dell’herpes.
In rosso: tau dell’Alzheimer.
E anche un’immagine di fusione sulla destra.
Credito: Shemesh Lab

Approfondimenti dagli organoidi del cervello umano

Gli esperimenti del team con organoidi del cervello umano derivati ​​da cellule staminali, hanno rivelato che l’infezione da HSV-1 può aumentare le modifiche della tau in siti specifici collegati al morbo di Alzheimer. Sorprendentemente, queste modifiche sembrano aiutare a proteggere le cellule cerebrali in una fase iniziale riducendo la quantità di virus e prevenendo la morte cellulare. Tuttavia, con il progredire della malattia, questi stessi processi possono contribuire al danno cerebrale associato all’Alzheimer. Lo studio ha anche evidenziato il ruolo delle patologie dell’Alzheimer come parte del sistema immunitario naturale del cervello in questo processo, concentrandosi su un percorso chiamato cGAS-STING, che influenza i cambiamenti della tau.

Il Dott. Shemesh ha spiegato: “La nostra ricerca mostra come l’HSV-1 interagisce con il cervello e influenza le patologie del morbo di Alzheimer. All’inizio, i cambiamenti nella tau possono proteggere le cellule cerebrali limitando il virus, ma con l’avanzare della malattia, questi stessi cambiamenti potrebbero causare più danni e accelerare la neurodegenerazione“.

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Potenziali implicazioni terapeutiche

Questo studio fornisce nuove intuizioni su come le infezioni e la risposta immunitaria del cervello possano essere coinvolte nella malattia di Alzheimer. Suggerisce che prendere di mira l’attività virale o modificare la risposta del sistema immunitario potrebbe offrire nuove possibilità di trattamento. Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno questi processi, queste scoperte aprono la porta a modi innovativi per rallentare o fermare la progressione di questa malattia devastante.

Fonte:Cell Reports

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