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Affamare il tumore del pancreas bloccando l’autoalimentazione

Una nuova strategia per combattere il tumore del pancreas, cerca di affamare le cellule tumorali bloccando l’auto-alimentazione e la fornitura di altre fonti di carburante.

Per ottenere l’energia extra di cui hanno bisogno per alimentare la loro crescita incontrollata, le cellule tumorali abbattono alcune delle loro parti per ottenere il carburante – un processo noto come autofagia o “auto-alimentazione”. I ricercatori dell’University of North Carolina del Lineberger Comprehensive Cancer Center, hanno scoperto una possibile strategia terapeutica per bloccare l’auto-alimentazione in uno dei tumori più letali, il tumore del pancreas, oltre a tagliare le altre fonti di energia del tumore.

( Vedi anche:Dispositivo impiantabile tratta con successo il tumore del pancreas).

I ricercatori hanno segnalato i risultati preclinici per una potenziale strategia di due trattamenti per bloccare i meccanismi multipli del metabolismo delle cellule tumorali nel cancro del pancreas, all’Annual Association for Cancer Research Meeting di Chicago.

“Sappiamo che le cellule tumorali hanno un maggiore bisogno di energia rispetto alle cellule normali”, ha affermato Channing Der, dell’ UNC Lineberger, Sarah Graham Kenan Distinguished Professor presso il Dipartimento di Farmacologia della UNC School of Medicine.

“Le cellule tumorali si procurano l’energia modificando i normali processi metabolici per consentire loro di generare più energia e uno di questi processi è l‘ auto-alimentarzione, in sostanza una cellula cancerogena fa in modo più efficiente cio’ che fa una cellula normale”, ha aggiunto  Channing Der.

Altri studi hanno dimostrato che le cellule del cancro del pancreas utilizzano maggiormente l’autofagia, ma gli scienziati della UNC Lineberger hanno riportato prove che un tipo di trattamento – un inibitore ERK – ha effettivamente aumentato la loro dipendenza. I ricercatori ritengono che il composto impedisce alla cellula di utilizzare altre fonti di energia, guidandola verso l’autofagia.

“La cellula del cancro ha molti modi per ottenere ciò che vuole in termini di energia”, ha detto Der. “Scopriamo che se provi a fermarne uno di questi modi, la cellula cancerogena ha la capacità di compensare. Penso che l’analogia che molti di noi usano sia il concetto di” whack-a-mole” in cui abbatti una cosa e un’altra si presenta”.

Per bloccare più fonti energetiche contemporaneamente, i ricercatori hanno utilizzato un inibitore ERK insieme a un composto sperimentale utilizzato per bloccare l’autofagia, nella speranza di affamare completamente le cellule. Questo co-trattamento ha mostrato un effetto sinergico.

Fonte: UNC Lineberger

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