Esperimenti su topi di laboratorio sulla capacità delle staminali prelevate dal liquido amniotico nel trattare l’ictus hanno dato risultati positivi tanto che i ricercatori della Scuola di scienze biomediche dell’Università Monash di Melbourne condurranno sperimentazioni umane in Malaysia.
“Le cellule, prelevate dal rivestimento del sacco amniotico durante il parto, sono essenzialmente cellule adulte e quindi non legate alle restrizioni etiche a cui sono sottoposte le cellule staminali embrionali” ha spiegato Chris Sobey, responsabile della ricerca.
I ricercatori sono convinti del grande potenziale terapeutico di questo trattamento. Chris Sobey ha dichiarato:
”In alcuni dei topi abbiamo osservato una guarigione più o meno completa dall’ictus in circa due settimane. E’ difficile dire come il trattamento agirà sugli esseri umani, ma prevediamo risultati significativi”.
I topi sono stati trattati con cellule staminali amniotiche per iniezione endovenosa. I risultati hanno dimostrato che le cellule staminali prelevate dal liquido amniotico sono efficaci nel prevenire i danni cerebrali iniziali dopo un ictus, nel riparare il danno nei giorni successivi e nell’aggirare la soppressione immunitaria dell’organismo che un ictus fa scattare.
“Le staminali amniotiche non inducono reazioni immunitarie quando sono trapiantate, perché una delle loro funzioni normali è di impedire al sistema immunitario della madre di attaccare e respingere il tessuto fetale. Le cellule sono facilmente prelevate alla nascita e congelate per futuri trapianti. Una volta iniettate, si dirigono spontaneamente verso qualsiasi area danneggiata del corpo” ha spiegato Chris Sobey.