La tossicità da vitamina D, chiamata anche ipervitaminosi D, è una condizione rara ma potenzialmente grave che si verifica quando si hanno quantità eccessive di vitamina D nel corpo.
La tossicità da Dè solitamente causata da megadosi di integratori di vitamina D e non dalla dieta o da esposizione al sole. Questo perché il corpo regola la quantità di vitamina D prodotta da esposizione al sole e i cibi fortificati non contengono grandi quantità di vitamina D.
La principale conseguenza di tossicità della vitamina D è un accumulo di calcio nel sangue (ipercalcemia), che può causare sintomi quali inappetenza, nausea e vomito. Inoltre si possono verificare debolezza, minzione frequente e problemi renali. Il trattamento prevede l’arresto di assunzione di vitamina D. Il medico può anche prescrivere i liquidi e farmaci per via endovenosa, come i corticosteroidi o i bifosfonati.
Assunzione di 50.000 unità (UI) al giorno di vitamina D per diversi mesi, ha dimostrato di causare tossicità. Questo livello è molte volte superiore alla dose giornaliera raccomandata (RDA) per la maggior parte degli adulti di 600 UI di vitamina D al giorno. Dosi superiori alla RDA sono a volte utilizzate per il trattamento di problemi medici come la carenza di vitamina D, ma questo avviene solo sotto la cura di un medico e solo per un breve periodo di tempo.
Anche se la tossicità da vitamina D è rara anche tra le persone che assumono integratori, si può essere a maggior rischio in caso di problemi di salute, come nel caso di problemi al fegato o condizioni renali o se assumete diuretici tiazidici.
Come sempre, rivolgersi al medico prima di assumere integratori vitaminici e minerali.