Originario dell’Asia, il cachi cresce anche selvaggio in tutti gli Stati Uniti, Sud America e Israele. Rotondo e di colore rosso-arancione, il cachi assomiglia a un pomodoro.
Nella medicina tradizionale cinese è stato utilizzato classicamente per lubrificare i polmoni, per il trattamento della bronchite e per calmare la tosse. Il frutto facilita anche la stitichezza, diarrea, dissenteria, emorroidi, ulcere e ipertensione. Anche la medicina moderna riconosce il valore terapeutico dei cachi. Una ricerca, pubblicata dalla rivista Giornale di chimica agricola ed alimentare ha rilevato che il cachi è più efficace nella cura di malattie cardiache di altri frutti. I cachi sono costituiti per l’80% di acqua, il 12% di zuccheri, il 3,6% di fibre alimentari. Grazie all’ elevata quantità di zuccheri, ma anche di potassio, sono molto indicati in caso di attività fisica o di forti stati di stress.
Il Cachi contiene:
proteine, grassi, vitamina A, alcune vitamine del gruppo B e la vitamina C. Diversi aminoacidi tra cui: valina, lisina, tirosina, leucina, alanina, acido aspartico e acido glutammico. Potassio, zinco, ferro, rame, manganese, calcio e fosforo.
Shela Gorinstein, ricercatore associato presso l’Università Ebraica di Gerusalemme, ritiene che l’alto livello di fibre, composti fenolici, sostanze nutritive e minerali presenti nei cachi, li rende preferibile per una dieta “antiaterosclerotica” rispetto a molti altri frutti. Secondo Gorinstein, consumare un solo cachi di medie dimensioni al giorno è sufficiente per frenare la malattia cardiovascolare.
Il cachi allevia anche il diabete
Uno studio condotto presso la Toyo Istituto di Tecnologia alimentare in Giappone ha scoperto che l’estratto di buccia di cachi ha effettivamente migliorato la resistenza all’insulina nei ratti. Quando la dieta dei roditori è stata integrata con l’estratto per 12 settimane, le vie di espressione dell’ insulina sono state notevolmente arricchite. Ricco di flavonoidi, tannino, acido betulinic e shibuol, il cachi è un alimento estremamente protettivo. La presenza di catechina, gallocatechina e tannino, aiutano a limitare il danno ossidativo cellulare e ridurre la pressione sanguigna e livelli di lipidi sierici. L’acido betulinic e shibuol si rivolgono specificamente alle cellule tumorali per combatterle, mentre i flavonoidi abbondanti proteggono da mutazioni del DNA. Inoltre, i cachi contengono vitamina C e provitamina A che favoriscono il sistema immunitario.