Le reti di neuroni nel cervello sono interrotte in pazienti con malattia psichiatrica.
Studiare le reti di connessioni nel cervello delle persone affette da schizofrenia, malattia bipolare o depressione, ha permesso al Dr. Peter Williamson della Western University, di ottenere una migliore comprensione delle basi biologiche di queste malattie importanti. Il dottor Williamson e colleghi hanno dimostrato che le diverse reti neuronali negli esseri umani, sono interrotte in diverse patologie psichiatriche.
Questi risultati sono stati presentati il 23 maggio 2013, al Meeting canadese di Neuroscience, la riunione annuale della Canadian Association for Neuroscience – Associazione Canadienne des Neurosciences (CAN-ACN).
In precedenza, i ricercatori avevano tentato di utilizzare approcci genetici per cercare di spiegare le basi biologiche delle malattie neuropsichiatriche, ma la genetica può spiegare solo una piccola percentuale di casi. Oggi i ricercatori hanno iniziato a utilizzare nuove tecniche di imaging per studiare le connessioni nel cervello di pazienti che vivono queste condizioni e questo approccio sta rivelando importanti differenze tra i pazienti affetti da schizofrenia, disturbo bipolare e depressione e le persone non colpite da questi disturbi.
Schizofrenia e disturbo bipolare sono malattie tipicamente umane. Anche se esistono alcuni modelli animali di queste malattie, gli animali non possono sperimentarle come facciamo noi, dal momento che mancano delle nostre capacità linguistiche e della capacità di rappresentare i sentimenti e le idee, attraverso il tempo. Queste capacità specificamente umane sono codificate in reti neurali specificamente umane.
Concludendo, il dottor Williamson ha spiegato: “Non siamo in grado di capire le interazioni estremamente complesse tra le centinaia di geni e gli eventi ambientali che sono alla base disturbi neuropsichiatrici nella nostra vita. La sfida del nostro tempo è quello di trovare i percorsi comuni finali di questi disturbi.. “
