I risultati di una di ricerca, che appare online oggi in Chimica Clinica , dimostrano che un test diagnostico sviluppato di recente è in grado di rilevare il nuovo ceppo di influenza (H7N9) che sta attualmente causando un focolaio in Cina.
Dalla fine di marzo, 31 persone sono morte per l’infezione H7N9 e il numero dei casi confermati è salito a 129. L’evidenza suggerisce che la maggior parte delle infezioni da H7N9 sono sorte dalla trasmissione del virus dal pollame all’ uomo e che il passaggio del virus tra gli esseri umani è limitato. Tuttavia, i ricercatori hanno anche scoperto mutazioni nel virus che sono note per aiutare i virus aviari ad adattarsi agli ospiti mammiferi. Se a causa di mutazioni, il contagio dovesse avvenire da uomo a uomo, potrebbe verificarsi una grave pandemia.
In questo studio, Leo Poon, PhD, della University of Hong Kong, ha progettato un test diagnostico con alta specificità per il virus H7N9 che non dà reazione crociata con i virus lontani parenti, tra cui tutti i già noti virus H7. I risultati mostrano anche che questo one-step PCR agisce in tempo reale consentendo il trattamento dei campioni in circa 3 ore.
Secondo gli autori, questo nuovo test dovrebbe rilevare anche i virus strettamente correlati al virus H7N9. Se confermata, questa funzionalità potrebbe rivelarsi fondamentale: è probabile che il virus H7N9 sia in rapida evoluzione e che ci potrebbero essere molteplici variazioni del virus aviaria H7N9, per il contagio dagli animali all’uomo. La prova dimostra di essere sufficientemente sensibile per identificare i pazienti con repliche del virus attivo.
“Questi risultati suggeriscono che il dosaggio stabilito dovrebbe essere adatto per lo screening di virus H7N9 in campioni umani”, ha spiegato il ricercatore Leo Poon, PhD, ” anche se sono necessarie ulteriori valutazioni su campioni clinici di pazienti con H7N9″.
Se convalidato, questo test diagnostico potrebbe aiutare i funzionari della sanità a scongiurare una potenziale pandemia, consentendo loro di monitorare la diffusione del virus. Il test potrebbe anche identificare H7N9 nelle prime fasi dell’infezione, migliorando le loro possibilità dei pazienti di rispondere ai trattamenti clinici.
Fonte Clinical Chemistry , maggio 10, 2013 DOI:10.1373/clinchem.2013.208975