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Acufene: 4 alimenti potrebbero effettivamente ridurre i sintomi

Acufene:immagine credt public domain.

Ricerche recenti evidenziano un potenziale legame tra dieta e riduzione dei sintomi dell’acufene, suggerendo che frutta, fibre, latticini e caffeina possano avere effetti benefici.

Un nuovo e interessante studio suggerisce che aumentare l’assunzione di frutta, fibre alimentari, latticini e caffeina potrebbe aiutare ad attenuare i sintomi dell’acufene.

I ricercatori ipotizzano che questi benefici potrebbero derivare dagli effetti protettivi delle diete su vasi sanguigni e nervi, abbinati alle loro proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Tuttavia, le prove sono preliminari e sono necessari ulteriori studi per verificare la relazione.

Tinnito e influenze dietetiche

Un’analisi delle prove disponibili, pubblicata sulla rivista open access BMJ Open, suggerisce che un maggiore consumo di frutta, fibre alimentari, latticini e caffeina potrebbe essere associato a un rischio ridotto di acufene (ronzio nelle orecchie).

I ricercatori sottolineano che i loro risultati non possono stabilire una relazione diretta (causale) e dovrebbero essere interpretati con cautela a causa della bassa qualità delle prove. Ma affermano che le possibili ragioni potrebbero riguardare gli effetti protettivi di queste diete sui vasi sanguigni e sui nervi, così come le loro proprietà antinfiammatorie e antiossidanti.

Comprendere l’acufene e il suo impatto globale

L’acufene è la percezione di un suono (ronzio, ronzio o clic) in assenza di una fonte esterna. I dati suggeriscono che colpisce circa il 14% degli adulti in tutto il mondo ed è associato a depressione, ansia, stress e, nei casi gravi, suicidio.

Non esiste una cura, ma trattamenti come consulenza, terapia comportamentale, farmaci e apparecchi acustici possono aiutare ad alleviare i sintomi.

Metodologia di ricerca e risultati chiave

Anche la dieta può avere un impatto significativo sull’acufene. Si pensa che mangiare nutrienti di alta qualità possa avere un effetto positivo sull’udito migliorando il flusso sanguigno all’orecchio interno e riducendo i danni ossidativi e l’infiammazione. Ma studi precedenti mostrano risultati contrastanti ed è ancora incerto quali alimenti specifici peggiorino o alleviino i sintomi.

Per approfondire l’argomento, i ricercatori hanno esaminato i database di ricerca alla ricerca di studi che collegassero l’acufene alla dieta negli adulti, pubblicati fino a maggio 2024.

Hanno trovato otto studi osservazionali che hanno coinvolto 301.533 persone e hanno valutato 15 fattori dietetici utilizzando questionari convalidati e di qualità adatta da includere nella loro analisi.

Analisi e implicazioni dei fattori dietetici sull’acufene

I fattori dietetici includevano carboidrati, caffeina, uova, frutta, fibre, grassi, carne, proteine, zucchero, pesce, verdure e latticini.

I risultati combinati hanno rivelato che un maggiore consumo di frutta, fibre alimentari, latticini e caffeina era associato a una ridotta incidenza di tinnito. Queste riduzioni erano del 35% per l’assunzione di frutta, del 9% per le fibre alimentari, del 17% per i latticini e del 10% per l’assunzione di caffeina.

Non sono state trovate associazioni tra altri fattori dietetici e tinnito e i risultati sono risultati coerenti anche dopo ulteriori analisi, sebbene gli autori notino che l’associazione tra assunzione di caffeina e tinnito rimane controversa.

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Gli autori riconoscono che, a causa del disegno osservazionale degli studi inclusi, non è possibile stabilire una causalità e che il numero relativamente piccolo di studi inclusi potrebbe aver portato alcuni fattori dietetici benefici convenzionalmente accettati (come verdure e uova) a non dimostrare differenze significative.

Tuttavia, suggeriscono che “i meccanismi primari sottostanti potrebbero coinvolgere gli effetti protettivi di queste diete sui vasi sanguigni e sui nervi, così come le loro proprietà antinfiammatorie e antiossidanti” e affermano che sono necessari ulteriori studi su larga scala “per integrare e verificare la relazione tra assunzione alimentare e tinnito”.

Riferimento: BMJ Open 

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