Uno studio esamina il ruolo dell’acqua frizzante nella perdita di peso, suggerendo che potrebbe migliorare il metabolismo del glucosio in modo simile agli effetti osservati nell’emodialisi.
Tuttavia, i benefici sono lievi e non possono sostituire i pilastri fondamentali della gestione del peso: dieta ed esercizio fisico.
Il ruolo dell’acqua frizzante nella perdita di peso
Una nuova analisi pubblicata oggi (22 gennaio) su BMJ Nutrition, Prevention & Health suggerisce che l’acqua frizzante potrebbe favorire la perdita di peso migliorando leggermente l’assorbimento del glucosio nel sangue e il metabolismo, il processo tramite cui il corpo converte l’energia. Tuttavia, gli effetti sono minimi, il che significa che l’acqua gassata da sola non è una soluzione affidabile per perdere peso.
Secondo l’autore, non ci sono scorciatoie per una perdita di peso efficace. L’attività fisica regolare e una dieta ben bilanciata rimangono essenziali, e gli effetti a lungo termine del consumo di grandi quantità di acqua frizzante sono ancora sconosciuti.
Potenziali meccanismi dell’acqua frizzante
L’acqua frizzante è spesso considerata un potenziale aiuto per perdere peso perché può creare una sensazione di sazietà, aiutando a frenare la fame e si ritiene che acceleri la digestione e abbassi i livelli di glucosio nel sangue.
Tuttavia, l’autore sottolinea che i meccanismi esatti attraverso i quali l’acqua frzzante potrebbe ridurre i livelli di glucosio nel sangue e favorire la gestione del peso, non sono ancora del tutto compresi.
Per cercare di scoprirlo, l’autore ha paragonato il processo di bere acqua frizzante con l’emodialisi, mediante la quale il sangue viene filtrato (dializzato) per rimuovere le scorie e l’acqua in eccesso quando i reni non riescono più a farlo, basandosi su ricerche pubblicate in precedenza.
Analisi comparativa con emodialisi
L‘emodialisi rende il sangue alcalino, producendo principalmente anidride carbonica (CO 2 ). Allo stesso modo, la CO 2 dell’acqua frizzante viene assorbita attraverso la mucosa dello stomaco e rapidamente convertita in bicarbonato (HCO 3 ) nei globuli rossi. “Questo processo di alcalinizzazione accelera l’assorbimento e l’uso del glucosio attivando enzimi chiave nei globuli rossi”, spiega l’autore.
“Le osservazioni cliniche durante l’emodialisi dimostrano che i livelli di glucosio nel sangue diminuiscono quando il sangue passa attraverso il dializzatore, nonostante inizialmente il livello di glucosio nella soluzione di dializzato sia più elevato”, aggiunge.
Impatto minimo sulla perdita di peso
“Sebbene questi risultati suggeriscano che l’acqua frizzante possa favorire indirettamente la perdita di peso migliorando l’assorbimento e l’utilizzo del glucosio nel sangue, il contesto è fondamentale“, sottolinea l’autore.
“Durante una tipica seduta di emodialisi di 4 ore, nel dializzatore scorrono circa 48.000 ml di sangue, il che comporta l’utilizzo di circa 9,5 g di glucosio durante la seduta”, spiega.
“Data questa minima riduzione del glucosio, l’impatto della CO2 nell’acqua gassata non è una soluzione autonoma per la perdita di peso. Una dieta bilanciata e un’attività fisica regolare rimangono componenti cruciali per una gestione sostenibile del peso”, insiste.
“Inoltre, bere acqua gassata può avere alcuni effetti sul sistema digerente, in particolare per gli individui con stomaci sensibili o condizioni gastrointestinali preesistenti. Le preoccupazioni principali includono gonfiore, gas e, in alcuni casi, esacerbazione di alcuni sintomi associati a disturbi digestivi, come la sindrome dell’intestino irritabile o la malattia da reflusso gastroesofageo“, sottolinea.
Conclusione e commento dell’esperto
“La moderazione è la chiave per evitare disagi e continuare a godere dei possibili benefici metabolici dell’acqua gassata”, afferma.
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Commentando l’analisi, il Professor Sumantra Ray, Direttore esecutivo del NNEdPro Global Institute for Food, Nutrition and Health, comproprietario della rivista, ha affermato: “Sebbene esista un collegamento ipotetico tra l’acqua gassata e il metabolismo del glucosio, questo deve ancora essere testato in studi di intervento sull’uomo ben progettati. E sebbene questo studio si aggiunga alla base di prove, non fornisce prove sufficienti su cui fare raccomandazioni per l’uso preventivo o terapeutico dell’acqua gassata. Inoltre, qualsiasi potenziale beneficio deve essere soppesato rispetto ai potenziali danni delle bevande gassate che possono contenere sodio, glucosio o altri additivi”.
Fnte: Eurekalert