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Disturbi ossessivo-compulsivi: rilevato il potenziale dei farmaci glutammatergici

Disturbi ossessivo-compulsivi /Studio-Immagine Credit Public Domain-

Una revisione sistematica e una meta-analisi della Harvard TH Chan School of Public Health hanno riportato un grande effetto dei farmaci glutammatergici sul miglioramento dei sintomi dei disturbi ossessivo-compulsivi e correlati (OCRD). Lo studio ha valutato i risultati in 27 studi clinici randomizzati, riscontrando benefici significativi, in particolare per il disturbo ossessivo-compulsivo (OCD).

I disturbi ossessivo-compulsivi e correlati (DOC) comprendono uno spettro di condizioni neuropsichiatriche caratterizzate da ossessioni o compulsioni eccessive e persistenti. Questo gruppo include il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), il disturbo dismorfico corporeo (BDD), il disturbo da escoriazione, la tricotillomania (strapparsi i capelli) e il disturbo da accumulo compulsivo, tra gli altri, tutti causa di notevole disagio e compromettono il funzionamento quotidiano. 

I disturbi ossessivo-compulsivi e correlati comprendono condizioni caratterizzate da ossessioni o compulsioni persistenti che colpiscono circa il 2%-3% della popolazione statunitense, compresi adulti e bambini. Le persone con disturbo ossessivo-compulsivo spesso si confrontano con una serie di interruzioni nella loro vita quotidiana.

Le ossessioni si manifestano come pensieri, impulsi o immagini intrusivi e indesiderati che generano una notevole ansia. Ad esempio, alcuni individui sperimentano intense paure di contaminazione, che li portano a impegnarsi in eccessive routine di pulizia. Altri possono combattere con pensieri aggressivi o legati al danno pur non avendo alcuna intenzione di agire in base a essi.

Un’altra ossessione diffusa riguarda il bisogno di simmetria e ordine. Questa ossessione spinge gli individui a disporre gli oggetti in un modo specifico e li porta a provare una notevole ansia quando questo ordine viene interrotto.

Possono anche verificarsi ossessioni sessuali, caratterizzate da pensieri indesiderati e intrusivi su attività sessuali inappropriate o tabù. Le ossessioni religiose o morali, spesso chiamate scrupolosità, implicano un’eccessiva preoccupazione per la correttezza religiosa o per questioni morali.

Le compulsioni emergono come comportamenti ripetitivi o atti mentali eseguiti per alleviare l’ansia causata dalle ossessioni, violando ulteriormente il normale funzionamento quotidiano. Le compulsioni comuni includono il lavaggio e la pulizia ripetuti delle mani per mitigare i timori di contaminazione.

Molte persone controllano costantemente serrature, elettrodomestici o altri oggetti per prevenire pericoli o errori percepiti. Anche i rituali di conteggio, in cui le azioni devono essere eseguite un numero specifico di volte, sono metodi comuni per ridurre l’ansia o scongiurare risultati temuti. Organizzare e riorganizzare gli oggetti finché non sembrano “giusti” può consumare molto tempo ed energia.

Questi modelli di ossessioni e compulsioni sono solo alcuni dei profondi impatti che i DOCD hanno sulla capacità di un individuo di funzionare e mantenere una buona qualità di vita.

I trattamenti standard includono inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), clomipramina e terapia cognitivo-comportamentale. Nonostante queste opzioni, circa il 60% dei pazienti, in particolare quelli con DOC, non ottiene un sollievo completo dei sintomi, il che indica la necessità di strategie terapeutiche alternative.

Nuove ricerche indicano la disfunzione glutammatergica nei circuiti cortico-striatali-talamo-corticali come un potenziale meccanismo che contribuisce ai disturbi ossessivi-compulsivi e correlati, stimolando l’interesse per i farmaci glutammatergici come terapie alternative o aggiuntive.

I farmaci glutammatergici sono una classe di farmaci che prendono di mira il sistema neurotrasmettitore del glutammato nel cervello. Questi farmaci agiscono modulando la neurotrasmissione del glutammato e l’attività del recettore, che può influenzare la plasticità sinaptica e l’eccitabilità neuronale, migliorando il modo in cui le cellule cerebrali comunicano e funzionano.

Nello studio “Farmaci glutamatergici per disturbi ossessivo-compulsivi e correlati: una revisione sistematica e meta-analisi“, pubblicato su JAMA Network Open, i ricercatori hanno sintetizzato i dati di 27 sperimentazioni che hanno coinvolto 1.369 partecipanti in cinque database.

I criteri di inclusione si sono concentrati su studi clinici randomizzati, in doppio cieco e controllati con placebo, che valutassero i farmaci glutammatergici come monoterapia o come integrazione agli SSRI nei soggetti con DOCD.

I farmaci glutammatergici hanno dimostrato un effetto complessivo sostanziale nel ridurre la gravità dei sintomi dei disturbi ossessivi-compulsivi e correlati. Mentre i risultati mostrano esiti positivi, i ricercatori sottolineano ancora un basso livello di certezza nelle prove a causa di diverse condizioni di sperimentazione e potenziale bias di pubblicazione degli studi utilizzati.

Concentrandosi specificamente sul DOC, è stata osservata una significativa riduzione media nei punteggi della Yale-Brown Obsessive Compulsive Scale (Y-BOCS) (differenza media di -4,17) con una certezza delle prove più moderata.

Le analisi dei sottogruppi non hanno evidenziato variazioni significative tra i diversi tipi di disturbi ossessivo compulsivi, gruppi di popolazione, refrattarietà al trattamento, strategie di aumento della dose o tipi di farmaci.

Leggi anche:Disturbo ossessivo compulsivo: nuova luce sulle caratteristiche specifiche

La coerenza dei risultati nei diversi studi clinici supporta il collegamento dei farmaci glutammatergici a risultati migliori. I ricercatori suggeriscono che dovrebbero essere perseguiti studi futuri con campioni di dimensioni maggiori e analisi degli effetti dose-dipendenti.

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