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Cancro al seno: anche una sola copia difettosa del gene BRCA1 alimenta il cancro

Cancro al seno/Studio-Art. di Mark Gaige.

Una fiala di sangue etichettata test genetico BRCA
Immagine Credit: Md Babul Hosen/iStock/Getty Images Plus

In breve:

  • I risultati suggeriscono che l’ipotesi dominante del “doppio colpo” nello sviluppo del cancro al seno potrebbe non raccontare la storia completa dietro l’insorgenza del cancro.
  • Lo studio individua i cambiamenti cellulari che predispongono i geni correlati al cancro all’azione e rendono le cellule vulnerabili alla crescita del tumore.
  • I risultati possono fornire indicazioni per nuovi trattamenti che bloccano l’effetto priming, prevenendo così la formazione del cancro al seno.

Gli esseri umani ereditano due copie di ogni gene, una da ciascun genitore, una misura di sicurezza evolutiva che garantisce la sopravvivenza anche quando uno dei due non funziona.

Per i geni soppressori del cancro come BRCA1, i ricercatori hanno a lungo ipotizzato che una singola copia sana potesse ancora proteggere dallo sviluppo del tumore. Tuttavia, le donne con una mutazione dannosa di BRCA1 hanno molte più probabilità di sviluppare un cancro al seno, un rischio tradizionalmente spiegato da una seconda mutazione che si verifica più avanti nella vita, che danneggia la copia sana del gene e innesca la malattia.

Ma questo modello a “due colpi” racconta tutta la verità?

Probabilmente no, secondo i risultati di un nuovo studio condotto dagli scienziati della Harvard Medical School.

La ricerca, pubblicata l’11 novembre su Nature Genetics, dimostra che anche in assenza di una seconda mutazione, una singola copia difettosa del gene BRCA1 rende le cellule del seno più vulnerabili al cancro ed è sufficiente a innescare la crescita del tumore.

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