HomeSaluteTumoriCancro: sviluppata chemio meno tossica e più efficace

Cancro: sviluppata chemio meno tossica e più efficace

Cancro-Immagine Credit Scitechdaily.

Un trattamento antitumorale innovativo sviluppato dai ricercatori della NUS utilizza batteri ingegnerizzati per somministrare farmaci chemioterapici direttamente ai siti tumorali, migliorando significativamente l’efficacia del trattamento e riducendo gli effetti collaterali.

I ricercatori della NUS Medicine hanno ingegnerizzato i batteri per somministrare la chemioterapia in modo mirato.

La chemioterapia tradizionale presenta spesso notevoli difficoltà, come gravi effetti collaterali, danni alle cellule sane e un’efficacia limitata.

I ricercatori della Yong Loo Lin School of Medicine, Università Nazionale di Singapore (NUS Medicine), hanno aperto la strada a un metodo innovativo per il trattamento del cancro. Questa nuova tecnica offre un’alternativa più precisa, potente e meno dannosa alla chemioterapia convenzionale. Non solo migliora l’efficacia del trattamento, ma riduce anche sostanzialmente il dosaggio dei farmaci necessari per la terapia del cancro.

Guidati dal Professore associato Matthew Chang, i ricercatori della NUS Synthetic Biology for Clinical and Technological Innovation (SynCTI) e del Synthetic Biology Translational Program (Syn Bio TRP) della NUS Medicine, hanno identificato un nuovo metodo di somministrazione dei farmaci che offre speranza per lo sviluppo di un nuovo trattamento clinico per i malati di cancro. I risultati, pubblicati su Nature Communications, mostrano un nuovo metodo per somministrare farmaci chemioterapici direttamente ai siti tumorali utilizzando le interazioni naturali tra batteri e cellule tumorali.

Strategia dei profarmaci e innovazione batterica

I profarmaci sono molecole inattive che si trasformano in farmaci attivi all’interno del corpo, in particolare negli ambienti tumorali, sfruttando condizioni tumorali uniche, come basso livello di ossigeno o elevata acidità, per attivare il farmaco proprio nel sito del cancro, riducendo al minimo i danni ai tessuti sani. Tuttavia, le attuali strategie dei profarmaci mostrano una specificità target limitata e spesso dipendono da trasportatori macromolecolari, il che complica sia la distribuzione che la clearance del farmaco.

Per superare queste limitazioni, i ricercatori di NUS Medicine hanno sviluppato un metodo di somministrazione del profarmaco che utilizza un ceppo commensale di Lactobacillus che si lega specificamente alle cellule tumorali tramite una molecola di superficie chiamata eparan solfato. Questi batteri ingegnerizzati trasportano un profarmaco che si converte nel farmaco chemioterapico SN-38 nel sito del tumore. Nei modelli preclinici di cancro rinofaringeo, i batteri ingegnerizzati si sono localizzati specificamente nel tumore e hanno rilasciato il farmaco chemioterapico direttamente nel sito del cancro, riducendo la crescita del tumore del 67% e aumentando l’efficacia del farmaco chemioterapico del 54%.

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Potenziale per applicazioni più ampie nel trattamento del cancro

Uno degli aspetti più promettenti di questa ricerca sono le potenziali applicazioni più ampie in vari tipi di terapia contro il cancro, poiché il ceppo di Lactobacillus identificato dai ricercatori si lega specificamente alle cellule tumorali. Il ricercatore capo Dr Shen Haosheng, ricercatore presso SynCTI, ha dichiarato: “Sfruttando l’affinità tra batteri e cellule tumorali, miriamo a rivoluzionare la somministrazione della chemioterapia. Stiamo valutando l’affinità di legame di diversi ceppi microbici con più linee cellulari tumorali con l’obiettivo di sviluppare un sistema di somministrazione versatile utilizzando ceppi microbici per indirizzare i farmaci chemioterapici a vari tumori della mucosa, come quello del colon-retto, della vescica, dello stomaco, del cavo orale, del polmone e del naso”.

Fonte:Nature Communications

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