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Sindrome dell’ovaio policistico: identificano la disfunzione immunitaria come un possibile aspetto della patologia

Sindrome dell’ovaio policistico-Immagine Credit Public Domain.

Un nuovo studio mostra che l’iperandrogenismo, una caratteristica chiave della sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), colpisce le popolazioni di cellule immunitarie nei tessuti riproduttivi, metabolici e immunologici in un modello murino simile alla PCOS.

Questi risultati sono di grande importanza poiché è noto che la disfunzione immunitaria è una parte essenziale delle complicanze riproduttive e delle malattie metaboliche, che sono molto comuni tra le donne con PCOS.

Tuttavia, poiché lo studio mostra che l’iperandrogenismo colpisce diversi tessuti in modi unici, eventuali trattamenti dovrebbero essere attentamente adattati per colpire specifiche disfunzioni tissutali. Poiché il trattamento concomitante con un antagonista del recettore degli androgeni ha impedito molti cambiamenti nel modello murino utilizzato nello studio, si potrebbero esplorare terapie combinate che includano sia anti-androgeni che altri farmaci che prendono di mira specifici percorsi immunitari alterati.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Advanced Science.

Una delle scoperte più affascinanti è stata la chiara alterazione delle cellule immunitarie nel tessuto adiposo, nonostante la massa grassa inalterata dei topi esposti agli androgeni. È noto che le cellule immunitarie nel tessuto adiposo contribuiscono alla resistenza all’insulina negli individui in sovrappeso e obesi, ma in questo caso i ricercatori hanno prodotto un modello murino resistente all’insulina che imita le donne di peso normale con PCOS.

L’impatto degli androgeni sulle cellule immunitarie nel tessuto adiposo è quindi molto interessante considerando l’elevata prevalenza di insulino-resistenza e diabete di tipo 2 tra le donne di peso normale con PCOS.

Un’altra scoperta piuttosto sorprendente è stata la drastica diminuzione degli eosinofili nell’utero, poiché questi non esprimono il recettore degli androgeni. Ciò dimostra che gli androgeni svolgono un ruolo più ampio e complesso nella modulazione dell’ambiente immunitario rispetto alla sola attivazione diretta dei recettori degli androgeni sulle cellule immunitarie.

Il prossimo passo sarà analizzare i meccanismi alla base delle alterazioni immunitarie e valutare se questi contribuiscono alle complicazioni riproduttive e alle comorbidità metaboliche della PCOS. Ciò includerà un’ulteriore caratterizzazione dei cambiamenti delle cellule immunitarie per comprendere come la loro funzione potrebbe essere influenzata e collegarli ai meccanismi riproduttivi e metabolici.

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I ricercatori vogliono anche capire come viene mediato l’effetto degli androgeni sugli eosinofili e sulle cellule NK mature, poiché nessuno dei due esprime il recettore degli androgeni.

Fonte:Advanced Science

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