I ricercatori dell’Università di Osaka hanno dimostrato, per la prima volta, che i lisosomi, quando danneggiati, subiscono un processo di riparazione noto come microautofagia. Questo meccanismo svolge un ruolo cruciale nell’ostacolare il processo di invecchiamento.
L’invecchiamento è un processo fondamentale che colpisce gli organismi a livello cellulare. Man mano che le cellule invecchiano, vanno incontro sia a danni autoinflitti che a danni esterni. Per combattere questo processo, le cellule fanno affidamento su vari meccanismi per mantenere la loro salute e stabilità.
Un attore chiave in questo processo è il lisosoma, una struttura cellulare critica responsabile della digestione dei componenti danneggiati e degli agenti patogeni. Ciò aiuta a mantenere la stabilità cellulare e tissutale. Tuttavia, sorge una domanda interessante: è possibile riparare i lisosomi stessi quando vengono danneggiati e, in caso affermativo, quali sono i meccanismi alla base di questa riparazione?
Panoramica: i lisosomi vengono riparati dalla microautofagia guidata da ESCRT e STK38 e GABARAP sono regolatori chiave di questo processo reclutando ESCRT nei lisosomi. Questi regolatori sono essenziali per mantenere l’integrità lisosomiale e prevenire l’invecchiamento. Credito: Università di Osaka-
Microautofagia: la chiave per la riparazione lisosomiale
In uno studio recentemente pubblicato su EMBO Reports, ricercatori dell’Università di Osaka e dell’Università di Medicina di Nara hanno dimostrato che i lisosomi danneggiati vengono riparati da un meccanismo chiamato “microautofagia” e hanno identificato due regolatori chiave di questo processo.
La microautofagia è uno dei tre principali tipi di autofagia nella maggior parte degli organismi superiori. È un processo regolato attraverso il quale i componenti cellulari che sono diventati disfunzionali o non sono più necessari vengono scomposti. Sebbene si presuma che sia coinvolta nei meccanismi di difesa collettivamente chiamati risposte al danno lisosomiale, i dettagli rimangono sconosciuti.
I lisosomi spesso vengono danneggiati e la disfunzione lisosomiale è stata collegata all’invecchiamento accelerato e ad una durata di vita ridotta. In questo studio, i ricercatori hanno cercato di comprendere i meccanismi di riparazione. Per identificare un nuovo regolatore della risposta al danno lisosomiale, si sono concentrati su una via di segnalazione chiamata via Hippo che controlla molteplici processi come la crescita cellulare.
I ricercatori hanno abbattuto i singoli componenti del percorso Hippo nelle cellule umane e poi hanno osservato se le cellule potevano rispondere al danno lisosomiale indotto. Questo screening ha rivelato che una proteina chiamata serina-treonina chinasi 38 (STK38) è essenziale per la risposta al danno lisosomiale.