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Nuovo composto orale può aiutare a prevenire e curare l’osteoporosi

Osteoporosi-Immagine Credit Public Domain.

L’ormone paratiroideo può stimolare la formazione ossea e gli analoghi dell’ormone sono spesso prescritti a pazienti con osteoporosi; tuttavia, questi farmaci sono efficaci solo se somministrati per iniezione giornaliera.

Un team guidato da ricercatori del Massachusetts General Hospital (MGH) ha recentemente identificato un composto promettente che influenza i componenti della via di segnalazione dell’ormone paratiroideo e che, se somministrato per via orale ai topi, aumenta la massa osseaLa scoperta del gruppo, pubblicata su PNAS, potrebbe portare a un nuovo farmaco più conveniente per prevenire e curare l’osteoporosi.

Vedi anche:Osteoporosi: gli integratori possono aiutare a gestire la condizione?

“Attualmente non ci sono farmaci disponibili per via orale per l’osteoporosi che stimolino la formazione ossea. Abbiamo cercato di sviluppare tali farmaci sulla base della nostra comprensione dettagliata dei percorsi che normalmente governano la produzione ossea”, afferma l’autore senior Marc Wein, MD, Ph.D., un endocrinologo presso MGH e assistente Professore di medicina presso la Harvard Medical School.

Il percorso che coinvolge l’ormone paratiroideo inibisce le isoforme 2 e 3 della chinasi inducibile dal sale (SIK2 e SIK3), che sono enzimi con ruoli nella regolazione della crescita e del rimodellamento osseo. 


Wein e i suoi colleghi hanno generato un nuovo modello strutturale di questi enzimi e poi hanno utilizzato metodi avanzati tra cui la progettazione di farmaci basati sulla struttura e la chimica medicinale iterativa per identificare un composto che inibisce potentemente SIK2 e SIK3. Questo composto, chiamato SK-124, aveva effetti simili all’ormone paratiroideo quando somministrato alle cellule e, cosa più importante, quando somministrato ai topi. 

Nei topi, il trattamento orale una volta al giorno per tre settimane ha aumentato i livelli ematici di calcio e vitamina D e ha anche potenziato la formazione ossea e la massa ossea senza evidenza di tossicità a breve termine.

“Sulla base di questi risultati, proponiamo che piccole molecole come l’SK-124 possano rappresentare terapie di costruzione ossea orale di ‘prossima generazione’ per l’osteoporosi“, afferma Wein. “Attualmente stiamo collaborando con un’azienda farmaceutica, Radius Health, Inc., per ottimizzare ulteriormente e sviluppare questo composto in un trattamento per i pazienti”.

Fonte:Atti della National Academy of Sciences 

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