Cancro una nanoparticella d’oro lo sconfigge.
La particella che sconfigge il cancro senza farmaci, priva le cellule malate del loro cibo preferito e impedisce loro di recuperarlo altrove, affamandole a morte. Per ora testata solo sui topi, potrebbe in futuro diventare un’opzione non tossica per la cura del cancro.
Il risultato è stato ottenuto su tessuti umani attaccati da linfoma a cellule B, impiantati su topi. Da ricerche precedenti gli Gli scienziati sapevano che questo tipo di tumore si alimenta di colesterolo HDL naturale, lipoproteina ad alta densità, che gli fornisce energia: la nanoparticella creata dai ricercatori – inizialmente come trattamento per malattie cardiocircolatorie – mima proprio questa molecola, nella forma, nella grandezza e nella chimica superficiale. Solo che, invece di fornire energia, possiede al suo interno una nano molecola d’oro della grandezza di cinque nanometri, che ha una doppia azione: da una parte impedisce alle cellule tumorali di acquisire altro colesterolo; dall’ altra succhia via le energie già presenti nella cellula malata, condannandola alla morte.
“Una tecnica che ha la potenzialità di diventare un trattamento non tossico per il linfoma, ovvero senza bisogno di chemioterapia o altri trattamenti troppo pesanti”, ha spiegato Leo I. Gordon, co-autore dello studio. “Anche perché l’oro è noto per essere biocompatibile”.
E in effetti, i primi test sembrerebbero dimostrare che le nanoparticelle di metallo non danneggiano le altre cellule che di solito usano il colesterolo HDL, né ai linfociti sani, né in generale alla salute delle cavie. “Tuttavia – concludono gli autori – come ogni altra nuova terapia, la nanoparticella HDL d’oro dovrà essere testata approfonditamente prima di diventare una vera opzione clinica”.
Fonte science dayli