Un’importante ricerca condotta dall’Università di Torino nell’ambito della medicina \”low dose\” ha mostrato effetti antitumorali in colture di cellule di pazienti affetti da carcinoma polmonare. La ricerca è stata pubblicata da Journal of Cancer Terapy, una rivista allopatica assolutamente tradizionale.
NUOVI SCENARI DALLA RICERCA SCIENTIFICA PER LA TERAPIA DEL CARCINOMA POLMONARE
Uno studio della struttura multi-ospedaliera e Universitaria “Centro Ricerche in Medicina Sperimentale (CeRMS) San Giovanni Battista di Torino”, pubblicato da Journal of Cancer Therapy, dimostra l’efficacia delle basse diluizioni di Interleuchina-12 per stimolare efficacemente le difese antitumorali dell’organismo. La ricerca è frutto del lavoro del Centro Ricerche in Medicina Sperimentale (CeRMS) A.O.U. San Giovanni Battista di Torino – il nuovo polo medico, sanitario, ospedaliero e universitario di eccellenza nel panorama nazionale – Lo studio evidenzia il ruolo d’avanguardia della medicina “low-dose” nella cura non solo dei lievi disturbi e delle patologie croniche, ma anche nel trattamento complementare di malattie ben più gravi come il carcinoma polmonare. Oggetto dello studio è il ruolo svolto dall’Interleuchina-12 nel mantenere sotto controllo i livelli dei Linfociti Th3, fondamentali “sentinelle” del nostro sistema immunitario, ma anche – se presenti in eccesso – responsabili dell’immunodeficienza in alcuni tipi di tumore.
Finora, le alte concentrazioni farmacologiche normalmente utilizzate durante le terapie antitumorali, riducevano i Th3, ma pregiudicavano anche i livello degli altri linfociti presenti nell’organismo, recando quindi pregiudizio alla capacità dell’organismo di reagire efficacemente alla malattia. Ricorrendo invece alle basse diluizioni (“low dose medicine”) il risultato è stato assai positivo senza però gli effetti collaterali dimostrati dagli alti dosaggi. Questi risultati hanno dimostrano che basse dosi di Interleuchina-12 sono in grado di riequilibrare il Sistema Immunitario riducendo i Linfociti Th3 e stimolando nel contempo, altre cellule immunitarie in grado di combattere l’adenocarcinoma, ponendo le basi per il ricorso alla medicina low dose come strumento terapeutico efficace nella cura di questo tipo di tumori. Ulteriori esperimenti saranno necessari per confermare questi risultati, ma la ricerca scientifica – condotta su colture in vitro di cellule mononucleate di sangue periferico derivate da pazienti affetti da carcinoma polmonare – è consultabile e scaricabile all’indirizzo http://www.scirp.org/journal/
A proposito di A.I.O.T. – L\’ A.I.O.T. – Associazione Medica Italiana di Omotossicologia – fondata nel 1983 a Milano, è attualmente l\’Associazione Medica più rappresentativa a livello nazionale nel campo della Medicina Omotossicologica ed Omeopatica. Impegnata in particolare nella ricerca e la formazione nel campo della Medicina Biologica, ha contribuito alla formazione di oltre 15.000 Medici e 5.000 Farmacisti Italiani.