I bambini in età scolare potrebbero presto ottenere un vaccino Pfizer COVID-19. Il gigante farmaceutico Pfizer e il suo partner biotecnologico tedesco BioNTech hanno riferito il 20 settembre che una bassa dose del loro vaccino mRNA è sicura per i bambini.
Ci sono indizi che il vaccino protegga anche dal coronavirus SARS-CoV-2. Le iniezioni da 10 microgrammi somministrate ai bambini di età compresa tra 5 e 11 anni sono un terzo della dose somministrata a persone di età pari o superiore a 12 anni. Tuttavia, dopo aver ricevuto due iniezioni a 21 giorni di distanza, i bambini più piccoli hanno prodotto livelli di anticorpi protettivi paragonabili ai livelli prodotti da ragazzi di età compresa tra 16 e 25 anni a cui sono state somministrate due dosi complete. Le aziende, che hanno condiviso i primi risultati tramite un comunicato stampa, non hanno riportato alcun dato sulla protezione da infezioni, ricoveri o morte per virus.
“Quel rapporto preliminare è promettente”, afferma Debbie-Ann Shirley, medico pediatrico specialista in malattie infettive presso l’Università della Virginia a Charlottesville e Direttore medico della clinica COVID-19. Gli effetti collaterali del vaccino erano simili a quelli osservati nei bambini più grandi, la maggior parte dei quali “brevi, rapidamente risolti e lievi”.
Pfizer ha indicato che presto richiederà l’autorizzazione all’uso di emergenza dalla Food and Drug Administration statunitense per l’uso del vaccino nei bambini di età compresa tra 5 e 11 anni. Sia la FDA che i Centers for Disease Control and Prevention devono ancora controllare e approvare l’uso del vaccino nei bambini. “Siamo ancora a un paio di passi prima di poter utilizzare il vaccino nei bambini”, dice Shirley.
La notizia arriva mentre i casi di COVID-19 tra i bambini rimangono ai livelli più alti dall’inizio della pandemia, per lo più guidati da infezioni con variante delta. Secondo l’American Academy of Pediatrics, nella settimana terminata il 16 settembre negli Stati Uniti è stata diagnosticata la malattia a quasi 226.000 bambini. Sebbene COVID-19 rimanga una malattia lieve per la maggior parte delle persone infettate, un totale di 516 bambini sono morti di COVID-19 dall’inizio della pandemia, inclusi 100 deceduti dal 4 agosto ( SN: 8/9/21 ).
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Infezioni in aumento
Dopo essere sceso a 8.447 casi di bambini nella settimana terminata il 24 giugno, il coronavirus ha fatto una risalita alimentato dalla variante delta. Le infezioni da COVID-19 nei bambini negli Stati Uniti hanno raggiunto livelli record nelle ultime settimane, con un picco di 251.781 casi nella settimana terminata il 2 settembre. Quel picco supera il precedente record di 211.466 casi, stabilito nella settimana terminata il 14 gennaio nel bel mezzo della pandemia, durante l’impennata invernale. Questi dati provengono da 49 stati (il Nebraska ha smesso di segnalare i dati COVID-19 alla fine di giugno), New York, Washington, DC, Porto Rico e Guam.
Casi di COVID-19 negli Stati Uniti segnalati nei bambini, aprile 2020-settembre 2021
Insieme all’aumento dei casi, anche i ricoveri di bambini con COVID-19 sono saliti alle stelle, mettendo a dura prova i sistemi sanitari pediatrici in alcuni luoghi. “La maggior parte degli adolescenti ricoverati in Ospedale non sono vaccinati, anche se sono idonei per le vaccinazioni”, dice Shirley. A livello nazionale, circa il 52% dei giovani di età compresa tra 12 e 17 anni ha ricevuto almeno una dose di un vaccino contro COVID-19, secondo i dati del CDC.
Un altro problema è che i medici ora stanno vedendo un aumento dei casi di MIS-C, una condizione infiammatoria che colpisce settimane dopo un’infezione da COVID-19. Anche se l’infezione iniziale era lieve o asintomatica, la sindrome infiammatoria può causare insufficienza d’organo e morte in bambini altrimenti sani. Alla UVA, “la scorsa settimana abbiamo iniziato a vedere un aumento dei casi di MIS-C “, afferma Shirley.
Fonte:Science
