Secondo uno studio, il consumo quotidiano di pane, pane integrale in particolare, può prevenire le malattie cardiovascolari. Lo studio è stato condotto dal professor Rafael Llorach, Ramon y Cajal ricercatore del Dipartimento di Nutrizione e Bromatologia presso la Facoltà di Farmacia e dal campus Alimenti e Nutrizione Torribera dell’Università di Barcellona. Questa nuova ricerca ha identificato i fattori metabolici che sono probabilmente legati agli effetti benefici del pane sul profilo lipidico e sulla salute cardiovascolare dei suoi consumatori.
L’opera, che fa parte del Functional Foods Consolider-Ingenio progetto, promosso dal Pan Cada Día, utilizza tecniche di metabolomica, al fine di analizzare l’impatto del consumo di pane (bianco e integrale) in un campione di popolazione composto di 275 volontari.
Secondo il professore Rafael Llorach, “i dati ottenuti in questo studio indicano che il consumo giornaliero di pane, specialmente integrale, come elemento di una dieta equilibrata, è associato ad un profilo lipidico sano che mostra concentrazioni più basse di insulina nel sangue.” Secondo il parere del professor Cristina Andrés-Lacueva, co-direttore del progetto e capo del gruppo di ricerca sui biomarcatori e metabolomica nutrizionale e alimentare, “lo studio di metabolomica ci ha portato ad identificare i fattori metabolici potenziali nascosti dietro gli effetti positivi che il consumo di paneha sul profilo lipidico e che può essere determinante per una migliore salute cardiovascolare. “Per essere precisi, gli autori dello studio hanno identificato un metabolita relativo al PPAR-alfa attività (un recettore nucleare coinvolto nel metabolismo dei lipidi, che viene generato nei consumatori di pane integrale).
Fonte: http://www.sciencedaily.com / releases/2012/11/121128093708.htm
Un profilo lipidico sano
La studio mette in evidenza che le persone che consumano ogni giorno pane, bianco o integrale, presentano un profilo lipidico più sano – bassi livelli di colesterolo LDL e alti livelli di colesterolo HDL – rispetto alle persone che lo consumano sporadicamente o non lo consumano. Lo studio rivela anche che il consumo regolare di pane è associato ad una concentrazione di insulina inferiore. “Questo è un dato molto importante, quando il corpo non risponde in modo corretto per l’azione dell’insulina, il glucosio non può raggiungere la parte interna delle cellule e si accumula nel sangue”, spiega Andrés-Lacueva. Questo meccanismo – resistenza all’insulina – è un processo patologico chiave nello sviluppo di diabete di tipo 2, associato anche ad un alto rischio di malattie cardiovascolari.
I risultati dello studio coincidono con altri lavori scientifici che parlano anche di un possibile effetto di prevenzione dal consumo di fibre – soprattutto quelei integrali – contro lo sviluppo di resistenza all’insulina. Inoltre, questo studio mostra che il consumo regolare di pane, una buona fonte di carboidrati, vitamine, minerali e fibre, rappresenta un aumento del consumo di carboidrati che non è correlato ad un aumento del peso corporeo.