Immagine: le cellule staminali simili a cellule neuroepiteliali (lt-NES), che sono in grado di formare reti sinaptiche funzionali nella coltura cellulare, si differenziano per maturare neuroni corticali specifici dello strato quando trapiantate ex vivo su colture organotipiche della corteccia umana adulta. Credito: Universidad de Barcelona.
Un team di ricercatori dell’Istituto di neuroscienze (UBneuro) e dell’Istituto di sistemi complessi (UBICS) dell’Università di Barcellona ha dimostrato che i neuroni possono essere generati dalle cellule della pelle di un donatore umano utilizzando una tecnologia di riprogrammazione cellulare.
Secondo i risultati ottenuti, questi neuroni sono stati in grado di integrarsi nel tessuto cerebrale umano quando trapiantati in un piccolo pezzo di cervello da un donatore umano.
Le cellule staminali simili a neuroepiteliali (lt-NES), che sono in grado di formare reti sinaptiche funzionali nella coltura cellulare, si differenziano per maturare neuroni corticali specifici dello strato quando trapiantate ex vivo su colture organotipiche della corteccia umana adulta. Credito: Universidad de Barcelona.
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Utilizzando una tecnologia all’avanguardia, incluso il tracciamento neuronale monosinaptico basato su virus e le registrazioni elettrofisiologiche, i ricercatori hanno dimostrato che le cellule innestate si integrano in una rete neuronale già stabilita, presente in una fetta di corteccia cerebrale derivata da un donatore umano, ricevendo input e stabilendo sinapsi, contatti con i neuroni della corteccia cerebrale.
“Questo è un progresso molto importante nel trattamento del danno cerebrale, perché la maggior parte degli studi effettuati per dimostrare la fattibilità del trapianto di cellule staminali come terapia sono stati condotti utilizzando modelli animali, come topi o ratti. In questo studio, è stato stabilito un metodo per dimostrare che queste terapie sono efficaci anche durante il trapianto di cellule umane nel tessuto umano“, afferma Daniel Tornero, Professore all’Università di Barcellona e membro dell’Istituto di neuroscienze della UB. “Inoltre, il fatto che le cellule innestate possano essere ottenute da cellule della pelle umana consente il trapianto allogenico, ovvero il trapianto di cellule ottenute dallo stesso paziente, evitando il rigetto dell’innesto e preoccupazioni etiche associate a questo tipo di terapie“.
Il ricercatore Daniel Tornero in collaborazione con il Professor Jordi Soriano, della Facoltà di Fisica della UB, ha combinato tecniche di biologia delle cellule staminali con prospettiva fisica nell’analisi della funzionalità della rete neuronale. Questa collaborazione ha consentito ai ricercatori di comprendere meglio la complessità del modello sperimentale e di delineare strategie future per i trattamenti terapeutici.
Lo studio, recentemente pubblicato sul Journal Stem Cells Translational Medicine, è stato realizzato in collaborazione con il laboratorio del Professor Zaal Kokaia presso il Lund Stem Cell Center (Svezia).
Fonte STEM CELLS