HomeSaluteCervello e sistema nervosoIl pezzo mancante della rete multitasking del cervello

Il pezzo mancante della rete multitasking del cervello

Le prestazioni multitasking derivano dalla velocità dello scambio di informazioni tra le regioni interne ed esterne del cervello, secondo una nuova ricerca pubblicata in eNeuro.

Lo studio riporta che il putamen, non solo la corteccia, contribuisce alla capacità del cervello di svolgere più compiti.

Fare due cose contemporaneamente non è semplice, poiché il multitasking richiede che le regioni cerebrali corticali esterne comunichino rapidamente tra loro. La velocità di questo scambio di informazioni limita la capacità di multitasking, ma può migliorare con la pratica. Ma non è tutto: il multitasking dipende anche dallo striato, una regione precedentemente trascurata nel profondo del cervello.

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Garner et al. ha confrontato l’attività cerebrale di 100 adulti sani prima e dopo una settimana di pratica multitasking. I partecipanti hanno completato due compiti diversi, prima separatamente e poi contemporaneamente. Il putamen – una regione del cervello nello striato coinvolta nel comportamento abituale – e due regioni corticali sono state attivate separatamente dai compiti e hanno aumentato l’attività durante il multitasking.

Questo è un diagramma della rete multitasking nel cervello
Modello proposto per l’influenza modulatrice del multitasking. L’immagine è accreditata a Garner et al., ENeuro 2020.

Dopo aver testato una varietà di potenziali modelli, il team di ricerca ha scoperto che la capacità di multitasking dipendeva dall’efficacia con cui il putamen poteva scambiare informazioni con le aree corticali. Una settimana di pratica ha migliorato l’esecuzione del compito del partecipante di concerto con un aumento dei tassi di comunicazione tra il putamen e la corteccia.

Fonte: Neurosciencenews

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