Le statine, note anticolesterolo, hanno un possibile effetto antitumorale. La conferma arriva da uno studio osservazionale danese pubblicato sulla rivista England Journal of Medicine.
In particolare i pazienti che hanno avuto un tumore e che avevano assunto le statine prima della diagnosi, hanno mostrato un minor rischio di morire di cancro rispetto a coloro che non le avevano usate. La riduzione del rischio è risultata del 15% sia per quanto riguarda la mortalità oncologica sia per quanto riguarda quella complessiva.
Questa riduzione della mortalità “suggerisce l’opportunità fare altri studi sulle statine nei pazienti oncologici” concludono gli autori del lavoro, guidati da Stig Bojesen, dell’ospedale universitario di Copenhagen.
Il team di Bojesen spiega che ci sono evidenze che i pathway biochimici coinvolti nella crescita e nella diffusione tumorale possono essere influenzati dalle statine. In particolare, una riduzione della disponibilità di colesterolo potrebbe limitare la proliferazione cellulare necessaria per la crescita del tumore e la formazione delle metastasi.
I ricercatori hanno analizzato i registri nazionali tumori danesi valutando la mortalità dei pazienti ai quali era stato diagnosticato un tumore tra l’1 gennaio 1995 e il 31 dicembre 2007, con follow-up fino al 31 dicembre 2009. Le caratteristiche dei database erano tali da consentire una valutazione anche delle prescrizioni di statine, oltre che delle diagnosi di cancro e della mortalità.
Complessivamente, tra i malati di cancro al di sopra dei 40 anni facenti parte del campione, 18.721 avevano utilizzato regolarmente le statine prima della diagnosi e 277.204 non le avevano mai prese.
Durante lo studio 162.067 pazienti sono morti di cancro, 14.489 per cause cardiovascolari e 19.038 per altre cause.
L’analisi ha evidenziato che l’incidenza cumulativa dei decessi dovuti al cancro, in funzione del tempo di follow-up, è stata significativamente più bassa tra i pazienti che avevano preso le statine rispetto a coloro che non le avevano mai usate, così come quella di mortalità per tutte le cause (P < 0,001)
.Secondo Neil Caporaso, del National Cancer Institute di Bethesda, i limiti di questa ricerca fanno sì che sia troppo presto per iniziare una sperimentazione sulle statine come agenti antitumorali. Inoltre, secondo Neil Caporaso.servono altri studi di popolazione anche per vedere se i risultati sono validi anche al di fuori della Danimarca, così come studi di ricerca di base per comprendere i meccanismi alla base del possibile effetto protettivo.
S.F. Nielsen, et al. Statin use and reduced cancer-related mortality. N Engl J Med 2012; 367: 1792-180 Leggi