Immagine: Public Domain.
Gli scienziati dell’Università di Adelaide e dell’Università di Stoccarda hanno creato l’endoscopio più piccolo e flessibile esistente al mpondo, per guardare all’interno dei vasi sanguigni.
Sin dall’inizio della medicina moderna, gli scienziati hanno cercato di trovare un modo per guardare nel corpo umano “senza aprirlo troppo”.
Questo tipo di ricerca ha coinvolto scienziati di diversi settori. È importante comprendere le peculiarità del sistema cardiovascolare, ma anche le tecnologie di imaging e riproduzione. Questa volta gli scienziati hanno utilizzato una tecnologia di microprinting 3D, che ha permesso loro di realizzare un dispositivo incredibilmente piccolo.
L’endoscopio è un piccolo dispositivo flessibile, progettato per esaminare piccole aree ristrette all’interno del corpo. È essenzialmente una macchina fotografica e sappiamo che le macchine fotografiche hanno bisogno di obiettivi. Gli scienziati sono riusciti a stampare in 3D una minuscola lente, che è stata quindi collegata all’estremità di una fibra ottica. Lo spessore è quello di un capello umano. Il dispositivo risultante è così piccolo che gli scienziati non hanno avuto problemi a guardare all’interno di un vaso sanguigno di topo.
Questo endoscopio può essere inserito in piccoli vasi sanguigni e fornisce comunque immagini 3D di alta qualità. I vasi snguigni possono quindi essere analizzati in dettaglio, aiutando gli scienziati a comprendere le radici delle malattie cardiache, malattie che uccidono una persona ogni 19 minuti nella sola Australia e sono uno dei principali assassini nel mondo umano. In molti casi le malattie cardiache si sviluppano a causa delle placche, che sono costituite da grassi, colesterolo e altre sostanze. Queste placche si accumulano sulle pareti dei vasi sanguigni, essenzialmente intasandoli e indebolendoli.
La realizzazione di questo endoscopio ultrasottile è stata possibile grazie alla tecnologia di micro-stampa 3D. Credito d’immagine: Simon Thiele e Jiawen Li, Università di Adelaide.
La Dott.ssa Jiawen Li, coautrice dello studio, ha dichiarato: “Gli endoscopi miniaturizzati, che agiscono come minuscole telecamere, consentono ai medici di vedere come si formano queste placche ed esplorare nuovi modi per trattarle. Fino ad ora, non eravamo riusciti a realizzare endoscopi di alta qualità così piccoli ”.
La microprinting 3D è una tecnologia di stampa 3D che utilizza parti significativamente più precise e la tecnologia di imaging per riprodurre parti molto piccole. Questa tecnologia è particolarmente importante per la medicina. In sostanza, una microinterfaccia 3D stampa con una risoluzione molto più elevata.
Se questo endoscopio raggiungerà un’impostazione clinica, potrà consentire procedure diagnostiche altamente non invasive. E’ improbabile che questo dispositivo venga presto commercializzato a causa di quella parte stampata in 3D. Dovrebbe essere prodotto in serie, il che è difficile per ora, ma forse sarà possibile nel prossimo futuro.
Fonte: Università di Adelaide