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Il dolore cronico colpisce circa 100 milioni di persone in tutta Europa (circa uno su cinque adulti) e ha un impatto devastante sulla qualità della vita per molti di coloro che ne soffrono. Sebbene il dolore acuto possa di solito essere considerato un sintomo di malattia o lesione, il dolore cronico e ricorrente (definito come dolore continuo a lungo termine che dura più di 6 mesi) è in realtà un problema sanitario specifico a sé stante. Può verificarsi in qualsiasi parte del corpo nonostante nessuna causa evidente e in molti casi non sembra avere una funzione utile – nei casi peggiori, può persistere per mesi o addirittura anni ed è stato tradizionalmente molto difficile da trattare.
Le cause del dolore cronico, quando possono essere identificate, includono una miriade di diverse possibilità. Tipi comuni di dolore cronico includono dolore neuropatico, dolore reumatologico, mal di testa e dolore da cancro. In Europa, i pazienti spesso riferiscono che la loro schiena è la fonte del loro dolore cronico. Il dolore cronico può anche essere il risultato di una lesione o di un trauma. Proprio per le numerose cause che possono provocare dolore cronico, ci vuole molto tempo prima che i pazienti ricevano una diagnosi accurata – alcuni sondaggi hanno riferito che oltre il 50% dei malati cronici in Europa deve aspettare almeno 2 anni prima che il loro dolore sia adeguatamente gestito.
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Naturalmente, come per molte altre questioni sanitarie, il fatto che la popolazione europea continui a invecchiare rapidamente rispetto ad altre regioni del mondo, è probabile che la gestione del dolore cronico diventi un onere sempre crescente per i già esistenti sistemi sanitari europei. Nuovi trattamenti e soluzioni sono urgentemente necessari per trattare efficacemente quello che è probabilmente un esercito crescente di malati cronici.
Nell’ambito del programma Horizon 2020 dell’UE per la ricerca e l’innovazione, ci sono davvero molti progetti dedicati che stanno aprendo la strada a nuove terapie innovative e opportunità di trattamento per il dolore cronico. In particolare ci sono sette importanti progetti tra cui NANOHEDONISM, un progetto finanziato dal Consiglio europeo della ricerca (CER) che ha utilizzato la nanotecnologia come mezzo per migliorare la gestione del dolore, il progetto NGN-PET che ha svolto un affascinante lavoro su migliori opzioni terapeutiche per il dolore neuropatico incentrato sulle co-colture di neuroni e glia e il progetto TargetCaRe che ha esplorato la rigenerazione della cartilagine come possibile trattamento per lombalgia e artrosi. Gli altri quattro progetti presentati hanno anche portato risultati convincenti e le loro soluzioni all’avanguardia saranno presto disponibili per tutti i pazienti in Europa che ne hanno molto bisogno.
Fonte: CORDIS Europa