I partecipanti saranno regolarmente monitorati dai medici, che saranno dotati di dispositivi di protezione individuale e saranno messi in isolamento per 14 giorni.
SARS-CoV-2 è un nuovo coronavirus che non è stato precedentemente identificato. Il virus che causa la malattia COVID-19, non è lo stesso dei coronavirus che circolano comunemente nell’uomo e causano malattie lievi, come il comune raffreddore.
La sperimentazione
La partecipazione dei volontari è richiesta da hVIVO, un laboratorio presso il Queen Mary Bio Enterprises Innovation Center di Londra, in un programma chiamato FluCamp. Si tratta di una delle aziende che spera di trovare e sviluppare un vaccino per combattere il coronavirus.
Gli scienziati esporranno il volontario a due ceppi comuni dei coronavirus umani – 0C43 e 229E, che causano lievi malattie respiratorie. I volontari potrebbero manifestare sintomi simil-influenzali, come tosse o raffreddore. Una diagnosi con coronavirus 229E, NL63, OC43 o HKU1 non è la stessa di una diagnosi COVID-19.
Se il vaccino sviluppato dall’azienda lavorerà sui virus più deboli 0C43 e 229E, potrebbe funzionare sul nuovo coronavirus che causa COVID-19, epidemia ora ufficialmente dichiarata pandemia globale. Tuttavia, i volontari devono superare uno screening sanitario, inclusi test su cuore, urine e sangue. Subiranno un colloquio medico per assicurarsi che non abbiano condizioni di salute di base. Inoltre, i test e le interviste assicureranno che il paziente non abbia gli anticorpi contro il coronavirus. Lo studio clinico chiamato “Modello di infezione umana controllata”. sarà condotto nella clinica della hVIVO, che ha una struttura di 24 camere da letto presso il Queen Mary Innovation Center di Whitechapel, a Londra. Lo studio mira a produrre dati che aiutano a fornire una selezione convincente dei principi che dovrebbero essere usati rapidamente per i test sul campo.
“FluCamp mira a migliorare la salute della popolazione, aumentando la comprensione delle comuni malattie virali – come il raffreddore e l’influenza comuni”, ha affermato FluCamp sul suo sito web.
“In definitiva, più comprendiamo come i virus influenzano il sistema immunitario umano, più rapidamente possiamo trovare e testare modi migliori per trattarli. L’obiettivo finale di studi clinici come quelli condotti presso FluCamp è quello di sradicare completamente queste malattie comuni o almeno di renderle il più possibile semplici”, ha aggiunto.
Il modo migliore per prevenire le infezioni è praticare una buona igiene, lavarsi regolarmente le mani con acqua e sapone, disinfettare le aree comuni, evitare di recarsi in luoghi affollati e praticare l’allontanamento sociale.