HomeSaluteBiotecnologie e GeneticaScoperte cellule immunitarie correlate ad aumento di peso

Scoperte cellule immunitarie correlate ad aumento di peso

Un team di ricercatori internazionale ed una borsista di ricerca del Trinity College Dublin, ha scoperto che una cellula immunitaria antitumorale chiamata iNKT potrebbe essere utile trattamento del diabete, malattia metabolica ed obesità. Nel caso di obesità, queste cellule si perdono, ma possono essere ripristinate attraverso la perdita di peso. I risultati della ricerca,sono stati pubblicati sulla rivista Immunity. Il ruolo di queste cellule immunitarie nella gestione del peso è determinato, probabilmente, dalla loro capacità di controllo dell’infiammazione nel tessuto adiposo. Il team ha anche scoperto che un lipide chiamato AGC che attiva le cellule iNKT, può portare un significativo miglioramento del metabolismo, della malattia del fegato grasso e può contribuire alla diminuzione di peso e all’inversione del diabete.

La dott.ssa Lynch ha seguito questa linea di ricerca dal 2007, quando ha lavorato con il prof. Donal O’Shea presso la Obesity Clinic del St Vincent’s University Hospital a Dublino, concentrandosi sul sistema immunitario dei pazienti obesi. “Sapevamo che non solo i pazienti obesi hanno una maggiore incidenza di infarti e di diabete di tipo 2 rispetto ai soggetti magri, ma sviluppavano anche più infezioni rispetto ai non-obesi,” ha afermatoLe analisi effettuate su campioni di sangue di pazienti hanno rivelato che sia le cellule NKT che le cellule iNKT erano diminuite. Studi successivi del tessuto grasso da un gruppo di pazienti obesi che avevano perso peso dopo la chirurgia bariatrica hanno dimostrato che le cellule iNKT erano risalite a livelli normali.

Basandosi su ciò che era già noto, la dott.ssa Lynch e i suoi colleghi del BIDMC, del St Vincent University Hospital e del Trinity College di Dublino hanno condotto una serie di esperimenti sugli animali per testare la loro ipotesi che le cellule iNKT svolgono un ruolo nella regolazione del tessuto adiposo e proteggono contro lo sviluppo di infiammazione e della sindrome metabolica.Benché tutti gli animali siano diventati obesi, i topi con carenza di iNKT sono ingrassati del 30 per cento in più rispetto agli animali di controllo e hanno sviluppato l’equivalente murino di diabete di tipo 2 in sole sei settimane. I topi avevano anche livelli di trigliceridi notevolmente aumentati, cellule lipidiche più grandi e la malattia del fegato grasso.

Nella fase successiva, gli autori hanno rimosso cellule iNKT da un topo normale e le hanno iniettate in topi obesi carenti di NKT.
“Abbiamo effettivamente invertito il diabete e, anche se i topi hanno continuato a seguire una dieta ricca di grassi, hanno perso uno o due grammi di peso [il peso normale di un topo è di 20-25 grammi] e presentato una serie di caratteristiche che suggeriscono un’infiammazione ridotta, una migliore sensibilità all’insulina, trigliceridi e leptina inferiori, e adipociti di dimensioni ridotte”, ha osservato la dott.ssa Lynch.

Infine, per vedere se il pool ridotto di cellule rimanenti iNKT nell’obesità potesse essere attivato per migliorare il metabolismo, gli scienziati hanno testato l’aGC, il  lipide noto per attivare cellule iNKT. Essi hanno scoperto che negli animali obesi la somministrazione di una singola dose di aGC causava un notevole miglioramento del metabolismo e della malattia del fegato grasso, la perdita di gran parte del peso acquisito e l’inversione del diabete.

“L’aGC è stato testato in studi clinici per il trattamento di alcuni tipi di cancro, tra cui il melanoma, e si è dimostrato sicuro, producendo pochi effetti collaterali negli esseri umani,” ha detto il prof. Exley. “Finorl’effetto della stimolazione NKT, sia tramite aGC o con altri mezzi, sulla perdita di peso, l’obesità e la malattia metabolica non è stato studiato e potrebbe fornire una nuova strada per il trattamento dell’obesità e della sindrome metabolica, che hanno ormai raggiunto proporzioni epidemiche in tutto il mondo”.
Fonte: Cordis (17/10/2012)

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