Immagine, canne flessibili e biodegradabili contenenti antibiotici per il trattamento della parodontite. Credito: MLU /NF1
Nuove canne biodegradabili promettono di fornire un trattamento migliore per la malattia parodontale. I ricercatori dell’Istituto di Farmacia dell’Università Martin Luther di Halle-Wittenberg (MLU) hanno ricombinato un principio attivo già approvato e hanno presentato un brevetto per la loro invenzione insieme a due Istituti Fraunhofer di Halle. L’innovazione eviterebbe ai pazienti di avere molti effetti collaterali. I loro risultati sono stati pubblicati sull’International Journal of Pharmaceutics.
Idealmente, l’antibiotico dovrebbe agire solo localmente nella bocca piuttosto che in tutto il corpo. Il gruppo di ricerca di Mäder ha quindi combinato un antibiotico collaudato (minociclina) con un eccipiente farmaceutico altrettanto provato (stearato di magnesio). “Il complesso è altrettanto efficace, ma più stabile. Rilascia lentamente l’antibiotico sul posto”, spiega Mäder. “Oltre al rilascio continuo e prolungato dell’antibiotico, dovevamo trovare un modo semplice per somministrarlo”.
Il suo gruppo di ricerca ha trovato una soluzione pratica a questo problema utilizzando polimeri di grado farmaceutico.
I ricercatori sono stati in grado di utilizzare queste sostanze chimiche per produrre barre flessibili e biodegradabili contenenti l’antibiotico. Le piccole aste possono essere facilmente inserite nella tasca gengivale. Poiché sono scomposti dal corpo, non devono essere rimossi dopo il trattamento. “Le canne sono risultate molto più efficaci in vitro rispetto ai precedenti prodotti sul mercato”, afferma Martin Kirchberg, che sta studiando l’argomento nell’ambito della sua tesi di dottorato. Tra le altre cose, Kirchberg ha ottimizzato la composizione dei polimeri al fine di raggiungere esattamente il giusto equilibrio tra resistenza e flessibilità e renderli di lunga durata. Lo sviluppo è già così avanzato che sarebbe possibile una produzione su larga scala.
Il brevetto per il complesso ingrediente attivo e la sua formulazione è stato richiesto insieme all’Istituto Fraunhofer per terapia cellulare e immunologia IZI e dall’Istituto Fraunhofer per microstruttura di materiali e sistemi IMWS, entrambi a Halle, nonché dalla Clinica di medicina dentale presso l’Università di Berna. Mäder e Kirchberg detengono ciascuno una quota del 30% nell’invenzione, mentre il restante 40% è condiviso da scienziati del Fraunhofer Institutes di Halle e dell’Università di Berna. La rapida implementazione negli studi clinici è possibile poiché tutti gli ingredienti di livello farmaceutico sono già disponibili sul mercato. Le canne possono anche essere prodotte utilizzando tecniche collaudate in modo da poter essere pronte sul mercato in pochi anni.
L’ulteriore sviluppo della formulazione e il suo successivo lancio sul mercato saranno effettuati da PerioTrap Pharmaceuticals GmbH, una start-up fondata da Fraunhofer IZI ad Halle.
Fonte, International Journal of Pharmaceutics